
Una proposta che mette decisamente tutti d'accordo. Il disegno di legge “Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale” che porta la firma della Senatrice FdI Lavinia Mennuni e della deputata dem Marianna Madia mira a porre una stretta sull'utilizzo dei social da parte dei più giovani.
Tra le altre misure, poi, il ddl – che conta sei articoli - ha l'obiettivo di arginare e regolamentare il fenomeno dei cosiddetti baby influencer. Vediamo cosa prevede il nuovo disegno di legge.
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Social, cosa prevede il ddl di FdI e Pd
Stando alla bozza del ddl – visionata da 'Adkronos' - i gestori delle piattaforme social dovranno obbligatoriamente verificare l’età degli utenti e i minori di 16 anni non potranno accedervi se l’iscrizione viene effettuata senza il consenso e la supervisione del genitore. L’articolo 5 del disegno di legge poi contempla una regolamentazione del fenomeno dei baby influencer. “Bambini che sin dall’età di tre, quattro, cinque anni vengono utilizzati per la promozione di prodotti e servizi. Spesso destinati ad altri coetanei, attraverso le grandi piattaforme di condivisione video e social network”.
In questo senso, il ddl stabilisce che “la diffusione, non occasionale, dell’immagine di un minore di sedici anni attraverso un servizio di piattaforma online” è soggetta “all’autorizzazione di chi ne esercita la responsabilità genitoriale o ne è tutore, nonché della direzione provinciale del lavoro”, nel caso in cui la diffusione dell’immagine del minore produca o sia finalizzata a produrre “entrate dirette o indirette superiore ai 12mila euro all’anno”.
In aggiunta a questo, qualora le entrate dirette e indirette derivanti dalla diffusione dei contenuti dovessero superare i 12mila euro all’anno, i proventi percepiti “a partire dalla data di superamento di tale soglia sono versate su un conto corrente intestato al minore protagonista dei contenuti e non possono essere utilizzate in nessun caso da chi esercita la responsabilità genitoriale sul minore salvi eventuali casi di emergenza che può essere utilizzata nell’esclusivo interesse del minore, in entrambi i casi previa autorizzazione della competente autorità giudiziaria minorile”. Il sesto articolo, infine, istituisce il numero dedicati ai minori emergenza infanzia 114.
Mennuni (FdI): "Necessario per contrastare le nuove insidiose dipendenze verso contenuti digitali pericolosi"
Una volta tanto le forze di maggioranza e opposizione sono d'accordo. La misura è infatti stata presentata sia dalla Senatrice Lavinia Mennuni al Senato che dalla deputata dem Marianna Madia alla Camera. Un'unione di intenti che si prefigge lo scopo di proteggere i giovanissimi dalle conseguenze dell'utilizzo dei social in giovane età.
Nell'illustrare i contenuti del ddl, la senatrice Mennuni ha inoltre annunciato una indagine conoscitiva della Commissione bicamerale infanzia e adolescenza: “E' necessario agire anche in Italia al fine di regolamentare l’uso dei social da parte dei giovani. Per contrastare le nuove insidiose dipendenze verso contenuti come la cyberpornografia o violenti”. La Senatrice FdI ha poi aggiunto: “Il ddl, 'bipartisan', presentato in modo sincrono da me al Senato e dall’onorevole Marianna Madia alla Camera, intende offrire un contributo all’azione, che deve vedere protagonisti tutti gli organismi che possano agire insieme dinnanzi al balzo della tecnologia e dei nuovi scenari di rischio, capaci di reagire in modo altrettanto rapido ed efficace, sul fronte della tutela della dignità dei bambini e degli adolescenti nel mondo del digitale”.