
Undici milioni di euro. E' la cifra che la Guardia di Finanza ha chiesto – e in parte già visto versare – a quattro influencer bolognesi e cinque digital creator, questi ultimi attivi su piattaforme come OnlyFans e Escort Advisor.
Tra i profili indagati anche quelli di Gianluca Vacchi e Luis Sal che prontamente hanno postato un video di spiegazione circa l'accaduto. Insieme a loro anche altri due nomi decisamente noti nel mondo del web, quelli delle influencer Giulia Ottorini e Eleonora Bertoli.
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L'indagine delle Fiamme Gialle
L'indagine si è concentrata in particolare sulle tariffe pagate dalle aziende specializzate nel marketing sul web, che arrivano a pagare 80mila euro per un singolo post pubblicato su Youtube, Instagram o Tik Tok (il cosiddetto 'influencer marketing'). È stato quindi fatto un confronto fra i redditi percepiti e quelli riportati nelle dichiarazioni dei redditi rilevando delle incongruenze: “Due influencer su quattro erano estranei al Fisco” hanno spiegato le Fiamme Gialle, così come riporta 'IlSole24Ore'. Ergo, non hanno mai versato un centesimo di tasse. Discorso diverso, invece, per Vacchi e Sal che invece hanno versato ma – a quanto pare – con qualche 'dimenticanza'. Per loro la Guardia di Finanza avrebbe chiesto cifre che si aggirerebbero sui 7 milioni per Vacchi e sui 2 milioni per Sal.
La smentita di Vacchi e Sal
Proprio loro si sono affrettati a smentire. “Gianluca Vacchi intende precisare che, ad esito di una verifica fiscale condotta dalla guardia di finanza relativamente alla sua attività professionale artistica per i periodi di imposta 2017-2019, la maggior imposta accertata dai verificatori ammonta a circa 6mila euro e si riferisce, non a proventi occultati, ma a costi dei quali è stata contestata la piena deducibilità”, spiega una nota che è stata diffusa dal legale di Gianluca Vacchi. “Null'altro risulta oggetto di notifica dalle competenti autorità con riferimento a quanto pubblicato - conclude la nota del legale - che deve pertanto ritenersi privo di fondamento”.
Anche Luis Sal su Instagram, ha commentato l'accertamento in una storia rivolgendosi ai suoi follower: “Non sono un evasore: ho sempre dichiarato tutto, ho sempre pagato tutte le tasse, spesso in anticipo, a credito. E' in corso una indagine: sono normali controlli che vengono fatti. Fortunatamente, ho dei professionisti che si occupano di dichiarare le cose, come si deve, da anni. E vedremo come andrà a finire”.
Cinque influencer sconosciuti al Fisco
I cinque digital creator, invece, erano del tutto sconosciuti al Fisco. Il controllo svolto dalla Guardia di Finanza ha portato a una sanzione per tre delle persone coinvolte. Si tratta di “una particolare addizionale alle imposte sul reddito, introdotta dalla legge di bilancio 2006, a carico di chi produce, distribuisce, vende e rappresenta materiali per adulti anche in formato multimediale. L’importo di tale addizionale, per un totale di circa 200mila euro, è destinato a interventi a favore del settore dello spettacolo, tra i più penalizzati durante la pandemia” spiegano le Fiamme Gialle.
Nel mirino anche i gamer
Ma non finisce qui. Stando a quanto si legge sempre su 'IlSole24Ore', l'Agenzia delle Entrate ha avviato un controllo di accertamento su due noti gamer, proprietari di canali dedicati sulle piattaforme social streaming. Tra questi ci sarebbe anche il noto CiccioGamer89: i compensi ottenuti dallo streamer, strettamente correlati alle visualizzazioni raggiunte, erano statu incassati in completa evasione di imposta. Ai due influencer coinvolti sono stati rispettivamente contestati 700 mila e 500mila euro di ricavi non dichiarati.