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Hai l'ansia di rimanere senza social? Forse hai la sindrome FOMO articolo

Si chiama Fomo (Fear of missing out): è la paura di rimanere tagliati fuori, esclusi da quello che sta succedendo nell’universo parallelo del social network, dove ormai si è trasferita gran parte delle relazioni personali.

Questa ansia comporta il bisogno di essere sempre informati e ben presenti, pronti a non perdersi neanche un aggiornamento o una notifica. Sono due le forme in cui questa particolare sindrome dell'era 2.0 colpisce soprattutto i ragazzi. Ne parliamo su Virgin Radio nella trasmissione buongiorno Dr. Feelgood e Mr. Cotto.

Dipendenti da social?

Ormai i social network fanno parte della nostra vita. E il confine tra abitudine o dipendenza è, forse,
molto sottile: secondo una recente ricerca di Skuola.net, ben il 17% circa sostiene di connettersi tra le 5 e le 10 ore al giorno (considerando l’uso integrato di personal computer, tablet e cellulare), e una percentuale analoga si dichiara sempre connessa. Anche a scuola (circa 1 su 5) e mentre si fanno i compiti (il 30%). Più del 90% confessa di usare le chat abitualmente. Tra questi ci sono anche coloro che sviluppano una certa dipendenza: sono quelli a rischio vamping, che chattano anche di notte (6%).

Ascolta l'intervento di Daniele Grassucci su Buongiorno Dott. Feelgood e Mr. Cotto a Virgin Radio
Ascolta "Cosa è la sindrome di Fomo? - Virgin Radio - Daniele Grassucci - 16052017" su Spreaker.

Ansia da social network: hai la sindrome di FOMO?

Come capire se si è affetti da questa particolare "sindrome"? Innanzittuto, è bene sapere che può avere un duplice aspetto: da una parte, è il timore che le cose succedano "senza di noi", emarginandoci dalla nostra "rete" di relazioni. Dall'altra, nasce da una sorta di invidia latente verso gli altri, pensando che le loro esperienze siano migliori delle proprie. Spesso infatti la FOMO è collegata a bassi livelli di considerazione della propria vita.

Come nasce la sindrome di FOMO

E' stato lo scienziato Andrew Przybylski dell’università di Oxford, a indicarne per primo le caratteristiche, individuandone i livelli di gravità. Ma FOMO non è nata con i social network: questi, piuttosto, hanno amplificato una paura che da sempre è in noi, come esseri umani. In più, Przybylski ha notato che in genere i soggetti con più alto livello di ansia da social, generalmente sono già predisposti a simili atteggiamenti e presentano lati caratteriali o della personalità inclini all'ansia, alla bassa autostima e a forme di dipendenza.

E l'ansia di rimanere senza connessione? Si chiama Nomofobia

Ma esiste anche un'altra patologia da connessione, che si sta diffondendo sempre di più. Si tratta della nomofobia, che designa la paura incontrollata di rimanere sconnessi dal contatto con la rete di telefonia mobile (e quindi anche dalla rete internet). Sempre in base a quanto ci avete detto rispondendo ad uno dei nostri sondaggi, in Italia circa 1 su 6 si sente in ansia quando viene a mancare la connessione, cercando di ripristinarla quanto prima. Quasi la metà percepisce sì un fastidio, ma lo giudica sopportabile. Invece 1 su 3 dichiara di non essere toccato in nessuno modo se si rimane a secco di giga.