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In questi giorni di quarantena è inevitabile per tutti cercare svago attraverso la rete, non stupisce quindi che siano stati registrati dei picchi dell’uso della banda larga. Alla base, però, non solo la didattica a distanza, che vede impegnanti migliaia di studenti e docenti, e lo smartworking sempre più utilizzato dalle aziende ma, secondo delle rilevazioni effettuate da Telecom, l’incremento dell’uso della banda è dovuto soprattutto ai videogiochi online. Ecco quali sono quelli che stanno ‘ingolfando’ la rete.

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Coronavirus: i giochi con il boom di connessioni

L’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, ha spiegato: “Abbiamo registrato un incremento superiore al 70% del traffico su internet sulla nostra rete nazionale, con un grosso contributo dato dai giochi online come Fortnite.” La connessione peggiora, dunque, quando ad esempio migliaia di ragazzi scaricano contemporaneamente il file di aggiornamento che può arrivare anche a 25 giga.

Curioso di sapere quali sono i giochi più scaricati in questo periodo di quarantena? Eccoli:
  • Fifa 20, videogioco di calcio, sviluppato da EA Sports, disponibile per PlayStation 4, Xbox one, Microsoft Windows e Nintendo Switch
  • Nba 2k20, videogioco di pallacanestro della serie NBA 2K, successore di NBA 2K19 disponibile su PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows, e Nintendo Switch
  • F1 2019, videogioco di guida, sviluppato e pubblicato da Codemasters

Negli ultimi giorni, inoltre, c’è stato un incremento esponenziale di vendite di Ring fit adventure, un controler speciale della console Nintendo Switch, utilizzato per fare esercizi motori in casa.

Plague: nuova modalità del videogioco per il Covid-19

Impossibile poi in questi giorni non parlare di Plague Inc. Si tratta di un videogioco di strategia e di simulazione che ha l'obiettivo di distruggere l'intera popolazione mondiale con un'epidemia prima che venga trovata una cura. Vi dice qualcosa? Ebbene proprio questo videogioco ha introdotto una nuova modalità per salvare la Terra. Il team di sviluppatori sta lavorando in collaborazione con esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e rappresenta una vera e propria risposta all’emergenza coronavirus. La Ndemic Creations, software house di Plague Inc., ha anche comunicato che gli sviluppatori hanno donato 250 mila dollari alla causa, divisi equamente tra la Coalition of Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e il fondo di solidarietà internazionale dell’OMS.