
Nel tentativo di proteggere la salute mentale dei giovani, la Cina ha deciso di rendere illegale l’uso di partner romantici virtuali per gli adolescenti. Una misura drastica, ma che risponde a un fenomeno in rapida crescita: la dipendenza affettiva dalle intelligenze artificiali conversazionali.
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Un amore virtuale diventato troppo reale
Le autorità cinesi hanno osservato un aumento preoccupante nell’uso di app di compagnia da parte dei minorenni. Ragazzi e ragazze passavano ore a chattare con fidanzati e fidanzate virtuali, spesso trascurando scuola, vita sociale e relazioni reali. In alcuni casi si parla di oltre sei ore al giorno trascorse davanti allo schermo, immersi in conversazioni con chatbot programmati per simulare empatia, intimità e affetto.
App “di compagnia” vietate ai minori
Con l’entrata in vigore della nuova legge, tutte le app di compagnia basate sull’intelligenza artificiale sono ora vietate ai minori di 18 anni. Applicazioni come Replika e Glow AI Lovebots, popolari tra i più giovani, sono state ufficialmente classificate come “software di manipolazione emotiva”.
Rischi emotivi e isolamento sociale
Secondo le autorità, il rapporto con questi partner digitali stava alimentando un senso di solitudine ancora più profondo nei ragazzi. I chatbot, programmati per “piacere” e rassicurare, portavano molti adolescenti a preferire il mondo virtuale alle relazioni umane.