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happy whale

Lo scrittore e poeta ventottenne Gio Evan (Giovanni Giancaspro), il 17 maggio di quest’anno, scrive di getto un post sul suo profilo Facebook sulla falsa riga della Blue Whale, il gioco della morte, ma mirando ad altro.
Dice di voler “promuovere la tenerezza e smuovere le energie positive”.
Infatti , dopo aver sentito parlare della catena russa che ha spinto al suicidio centinaia di bambini e adolescenti, ha deciso di utilizzare lo stesso sistema per fare anch’egli il lavaggio del cervello a milioni di ragazzi, spingendoli però, non a metter fine alla loro vita, bensì a renderla speciale e positiva.

I 21 giorni da balena felice contro i 50 da balena blu

La catena di Gio funziona in modo analogo a quella della blue whale, ma i giorni in cui si svolge sono ventuno e sicuramente gli esiti saranno molto diversi dai precedenti.
Ogni giorno i partecipanti dovranno portare a termine una missione diversa, missione che può essere comprare un fiore e regalarlo a chi si preferisce, ridere per minimo sette minuti di fila o anche solo parlare e ascoltare un bambino.

L’ultimo giorno invece, l’unica missione che l’autore lascia ai ragazzi, è quella di essere felice e di continuare a esserlo per sempre.

Ecco il post che Gio Evan ha lasciato su Facebook:

Il suo minigioco è stato accolto con migliaia di like e commenti e molti hanno già cominciato a portare a termine i ventuno punti della lista.
Decine e decine di persone hanno perfino proposto di tradurlo subito in inglese, in modo da renderlo virale, più virale del precedente.
Proprio come gli autori della “catena della morte”, anche lui invitachi vorrà partecipare a pubblicare sul web i propri traguardi, accompagnandoli con l’hashtag “labalenafelice”.

E tu, che aspetti a iniziare a giocare?