
. Diversamente da quanto, spesso, avviene attualmente. E’ questo il cardine del capitolo del programma di governo di Forza Italia dedicato alle nuove generazioni. A illustrare la proposta ai diretti interessati è direttamente Silvio Berlusconi, intervistato da Skuola.net: “Dobbiamo garantire per tutti, per i lavoratori precari, per i contratti a termine, per i contratti di primo impiego, per l’apprendistato - annuncia Berlusconi - una retribuzione minima di almeno 1.000 euro al mese. Perché oggi, soprattutto nelle grandi città, con meno di mille euro al mese non si può vivere dignitosamente”.
Lavoro, salario minimo e meno tasse alle imprese che assumono
Il leader “azzurro”, dunque, dopo lo sbarco su TikTok continua a voler dialogare in prima persona con la GenZ: “Io non parlerò mai dei giovani come degli sfaticati, perché sarebbe profondamente ingiusto. I ragazzi - sottolinea Berlusconi - hanno diritto a un lavoro dignitoso e pagato adeguatamente. Questo troppo spesso non viene offerto e ciò provoca una legittima delusione, il loro scoraggiamento è comprensibile”.
Per arrivare all’obiettivo, però, per Forza Italia serve anche spingere i datori di lavoro ad assumere. In che modo? “Togliendo le tasse o i contributi per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Siamo convinti - afferma Berlusconi - che in questo modo saranno molto molto numerose le assunzioni di giovani”.
Istruzione, scuola va aggiornata: più in linea con il mercato del lavoro, deve formare cittadini consapevoli
Parlando ai giovani, però, non può mancare un punto di vista sulla scuola. In particolare su quella pubblica: “La scuola italiana - sostiene il fondatore di Forza Italia - ha una grande tradizione. Va magari riqualificata e aggiornata ma non stravolta. Anche perché dai nostri percorsi didattici migliori escono studenti più preparati di quelli di altri paesi avanzati”.
Certamente, prosegue Berlusconi, per far sì che i nostri giovani emergano “scuole e università vanno coordinate con le esigenze di un mercato del lavoro sempre più complesso. Non devono diventare un parcheggio di futuri disoccupati. Inoltre, non dobbiamo mai perdere di vista che scuole e università devono formare prima di tutto cittadini consapevoli, donne e uomini liberi, con in mano gli strumenti per fare le scelte giuste nella loro vita”.
Berlusconi: “Sono sempre stato il primo della classe. Tesi di laurea da 110 e lode”
Infine un po’ di spazio amarcord. Che studente era il Berlusconi ragazzo? “Sono sempre stato il primo della classe - racconta - e all’università la mia tesi di laurea sulla pubblicità ottenne 110 e lode ma fu anche indicata come la migliore tesi dell’anno su queste materie. Per questo, ottenni anche un premio messo a disposizione da un’agenzia di pubblicità, di mezzo milione di lire, che allora era molto”.