
Quasi tre prof su dieci faranno fruttare la prova Invalsi con un bel voto sul registro. Skuola.net ha chiesto agli studenti se è vero che molti docenti assegnano dei voti per i test nazionali di italiano e matematica che si tengono nel mese di maggio in prima media e seconda superiore, e i ragazzi ce lo hanno confermato.
IL PROF METTE IL VOTO - Dopo le polemiche di questi giorni sulle prove Invalsi e dopo le segnalazioni arrivate ai Cobas di irregolarità durante la somministrazione dei test alle elementari, Skuola.net, con un sondaggio, ha indagato su quali sono state le anomalie più frequenti – se ci sono state – riscontrate dagli studenti durante la somministrazione dei test. Arriva quasi al 30% la quota di coloro che si sono visti prendere nota del codice del test da parte del professore che poi assegnerà loro un voto sul registro.
LE PROVE INVALSI DOVREBBERO ESSERE ANONIME? - Ricordiamo che i test che sono stati somministrati ieri 10 maggio in prima media e quelli che saranno svolti nelle seconde superiori il prossimo 16 maggio, servono all’Istituto nazionale di valutazione solo a fini statistici, per verificare i livelli di apprendimento degli studenti italiani e che per legge non è prevista l’assegnazione di alcun voto a queste prove che, peraltro, dovrebbero essere del tutto anonime.
SUGGERIMENTI DA PROF E COMPAGNI - E se molti prof decidono di approfittare delle Invalsi per, probabilmente, evitare di formulare, distribuire e poi correggere un altro compito, sono quasi altrettanti i casi in cui si provvede al copia-copia delle risposte. Sono sia i prof che elargiscono “aiutini” sia gli studenti stessi che riescono a passarsi senza problemi suggerimenti preziosi, e così facendo si alterano i risultati che dovrebbero dirci quanto sono veramente preparati gli studenti italiani. È plausibile che questo non accada nelle scuole campione dove degli osservatori esterni hanno proprio il compito di controllare che tutto avvenga regolarmente, ma è pur sempre un dato che fa riflettere.
BOICOTTERAI LE PROVE? - Supera di poco il 40%, finora, il numero degli studenti che invece non hanno riscontrato alcuna irregolarità. Dunque, in più della metà degli istituti qualche imbroglio pare esserci stato. Ora all’appello mancano gli studenti delle seconde superiori che dovranno rispondere al test il 16 maggio: ci sarà il boicottaggio delle prove o no?
Cristina Montini