Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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alla prima prova della Maturità esce Magris, le reazioni

I dati del Ministero dell'Istruzione parlano chiaro: i maturandi hanno preferito la traccia sul saggio breve di ambito tecnico - scientifico. Infatti, il 21% degli studenti l'ha preferita affrontando la tematica della ricerca che scommette sul cervello.

Al secondo posto tra le preferenze dei ragazzi c'è stato il saggio breve di ambito artistico letterario che chiedeva ai candidati dei parlare dell'individuo e della società. Terzo posto per la traccia di ambito socio-economico “Stato, mercato e democrazia”, scelta dal 16,3% dei maturandi. Nonostante le diverse polemiche su Magris all'analisi del testo, questa tipologia è stata comunque scelta dal 15%, seguito dagli omicidi politici e da La rete della vita. Non è piaciuta per niente la traccia sui BRICS, scelta a malapena dall'1% degli studenti.

TOTOESAME DELUDENTE - La vera notizia di quest'anno è che non c’è stato totesame che si sia rivelato veritiero. Una prima prova di Maturità per nulla semplice quella che oggi ha visto protagonisti quasi 500mila maturandi. In particolare la traccia su Claudio Magris è stata quella che, più delle altre, è riuscita a spiazzare gli studenti – ma non solo – che si sono riversati a commentare la prima prova sulla grande piazza digitale di Twitter.

MAGRIS, QUESTO GRANDE SCONOSCIUTO - Un’analisi del testo in grado di lasciare tutti a bocca aperta quella riguardante Magris ed il suo brano tratto dalla prefazione de “L’infinito viaggiare”. Per la prima volta nella storia degli esami di Stato si è chiesto ai maturandi di lavorare non solo su un autore ancora in vita, ma anche poco studiato, se non per nulla, tra i banchi di scuola. Una traccia che ha smentito le stesse dichiarazioni che l’Ispettore Favini, colui che si occupa della preparazione delle tracce della Maturità, ha rilasciato la settimana scorsa ai microfoni di Skuola.net: “Il Ministero, per quanto riguarda l’analisi del testo, solitamente sceglie un autore molto noto ai ragazzi e molto studiato a scuola con un suo brano poco noto. Questo per permettere a tutti gli studenti di misurare le competenze acquisite nel corso dell’anno”.

LE REAZIONI SOCIAL - In attesa delle reazioni dei maturandi di ritorno dalla prima prova, è in particolare il popolo della rete a storcere la bocca su Magris e le altre tracce sottoposte oggi agli studenti. “Bene, da oggi tutti gli italiani, maturandi e non, sanno chi è Claudio Magris” cinguettano gli utenti di Twitter che continuano: “per svolgere le tracce della #primaprova minimo, minimo ci voleva la laurea”, “Magris, diventato famoso per aver sconvolto i maturandi nel 2013”. Pochissimi i commenti positivi sulla piazza digitale che in queste ore sta twittando incessantemente rendendo popolare gli hashtag #primaprova e #maturità.

MAGRIS: "SPERO NON MI MALEDICANO" - "Sono ovviamente onorato di questa scelta. Ora chiedo l'indulgenza degli studenti, e spero non mi maledicano mandandomi a quel paese". Così lo scrittore Claudio Magris ha commentato con una battuta la decisione di proporre oggi ai maturandi per l'analisi del testo un suo brano tratto da L'infinito viaggiare"

PRESIDI SODDISFATTI - Ma se sui social network vince l’indignazione generale, i presidi applaudono alla scelta del Ministero dell’Istruzione: “La scelta non mi ha sorpreso e conoscendo la storia culturale di un Ministro, mi è parsa azzeccata. Perché si tratta di un Ministro giovane, che viene dal mondo della cultura e non della burocrazia". Così ha commentato Mario Rusconi, Vice Preside dell’Associazione Nazionale Presidi, che continua: "Si tratta di un messaggio rivolto alla scuola e agli studenti, per indicare che la letteratura italiana non è fatta solo dei soliti mostri sacri ma anche di illustri personaggi, come Magris, che è un grande saggista e letterato". Sul fatto che sia un autore vivente, Rusconi confessa a Skuola.net che "a memoria d'uomo nella sua lunga carriera da preside non ricorda una scelta simile" ma conferma l'attualità e la modernità della scelta "in quanto Magris rappresenta un punto di incontro tra cultura austro-ungarica, slava e italiana, permettendo quindi di sottolineare l'importanza di discorsi interculturali".

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Serena Rosticci