Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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il ddl ex aprea si arena in senato. Pd e Miur hanno esplicitato la loro contrarietà al riguardo. Significativa vittoria per gli studenti

Il Ddl 953 (ex Aprea) si arena in Senato. Questo significa vittoria per tutti quegli studenti che hanno protestato e si sono battuti affinchè questo disegno di legge non passasse. Infatti, in questi giorni è stata esplicitata da parte del Ministero dell’Istruzione e del Partito Democratico la loro contrarietà a sostenere questo disegno di legge che avrebbe regolamentato l’autonomia scolastica.

PROFUMO: “NON HO ALCUNA RESPONSABILITÀ SUL DDL APREA” - Proprio di qualche giorno fa, sono le parole con cui il ministro dell’Istruzione in persona, Francesco Profumo, ha preso le distanze dal tanto contestato disegno di legge.

Infatti, nella lettera che lui steso ha destinato agli studenti, abbiamo potuto leggere: “Colgo l'occasione di questa mia lettera per fare chiarezza su uno dei punti che più hanno suscitato le proteste: il disegno di legge 953, detto comunemente “ddl Aprea”. Ritengo doveroso specificare che tale proposta è stata formulata e discussa in piena autonomia dal Parlamento, con la partecipazione di tutte le forze politiche. Dunque non c’è alcuna diretta responsabilità del Governo, né mia personale, nelle proposte ivi contenute. Peraltro, in alcun modo ho partecipato alla stesura del testo o ne ho mai condiviso l'impianto. Auspico, invece, che tutte le forze politiche sappiano ascoltare il dissenso di vaste parti del mondo della scuola e intendano recepire le opportune proposte di modifica durante la discussione attualmente avviata al Senato”.

LA VITTORIA DEGLI STUDENTI - Una vittoria per gli studenti e per il mondo della scuola in generale che in questi giorni ha lottato per contrastare il Ddl 953 che, secondo i più, faciliterebbe l’ingresso dei privati nel mondo della scuola e permetterebbe la limitazioni di alcuni diritti degli studenti come quello, per esempio, di riunirsi in assemblea. Rapide arrivano le dichiarazioni di Roberto Campanelli, coordinatore nazionale Unione degli Studenti: “Siamo riusciti a bloccare la legge Aprea solo grazie alle imponenti e partecipatissime proteste studentesche che hanno caratterizzato l'autunno fin'ora. La vittoria che stiamo realizzando è da considerare storica, da anni il movimento studentesco non riusciva a bloccare un provvedimento di legge. La partita è ancora aperta: da ora gli obiettivi del nostro movimento passando dalla difesa della scuola pubblica, al suo miglioramento”.

LE PROTESTE CONTINUANO - Ma le proteste non hanno intenzione di fermarsi, come dichiara Federico Del Giudice, portavoce della Rete della Conoscenza: “Le proteste di questi mesi vedono l'ansia di una generazione per il proprio futuro rifiutiamo le politiche di austerity che portano i cittadini solo ad ulteriori sofferenze, continueremo a far pesare la nostra voce nel Paese non facendo un solo passo indietro nelle piazze, nelle scuole, nelle università. Saremo in piazza di nuovo nelle giornate di sciopero indette dalla FIOM il 5 e 6 dicembre, per costruire un fronte sociale ampio di chi oggi paga i costi della crisi”.

Nella tua scuola stanno continuando le proteste?

Serena Rosticci