Serena Rosticci
di Serena Rosticci
Immagine autore
3' di lettura 3' di lettura
foto di blocco degli scrutini

In questi giorni la scuola è al centro del dibattito politico del Paese. Il ddl La buona scuola non è apprezzato proprio da tutti, anzi, e molti prof manifestano il loro dissenso addirittura minacciando il blocco degli scrutini.

Che cosa significa? Che potreste ricevere più tardi le vostre pagelle e sapere, di conseguenza, altrettanto tardi se siete stati promossi o bocciati. Vediamo nel dettaglio che cosa potrebbe accadere se il cosiddetto blocco degli scrutini si realizzasse.

PAGELLE Sì, MA IN RITARDO - In realtà parlare di "blocco" è sbagliato. Sbagliato perchè i prof non possono bloccare un bel niente da quando, nel 2010, la Commissione di garanzia sul diritto di sciopero ha dichiarato illegittimo il blocco in occasione di uno sciopero indetto da Cobas, Unicobas e Gilda. Insomma, per farla breve possiamo dirvi con certezza che non ci sarà nessun blocco degli scrutini, al massimo una loro procrastinazione e verranno fatti con qualche giorno di ritardo. La dichiarazione di illegittimità del blocco fatta dalla Commissione di garanzia si basava sulle norme pattizie contenute nel "contratto nazionale di lavoro della scuola", siglato il 26 maggio 1999.

Promozione a rischio? Guarda il video e scopri come evitare la bocciatura

ESAMI DI TERZA MEDIA E DI MATURITÀ 2015 A RISCHIO? - I giorni di ritardo non potranno superare il numero di 5 dalla data fissata in precedenza per gli scrutini. E in ogni caso questo ritardo - se davvero dovesse prendere forma - non potrà andare a toccare o comunque danneggiare le classi di chi di voi dovrà vedersele quest'anno con gli esami di terza media e con quelli di maturità 2015. A deciderlo è stato ancora una volta il patto del 1999 che precisava: "Gli scioperi proclamati e concomitanti con le giornate nelle quali è prevista l’effettuazione degli scrutini finali non devono differirne la conclusione nei soli casi in cui il compimento dell’attività valutativa sia propedeutico allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione. Negli altri casi, i predetti scioperi non devono comunque comportare un differimento delle operazioni di scrutinio superiore a 5 giorni rispetto alla scadenza programmata della conclusione".

THE TEST MUST GO ON! - A ricordare che questo tipo di sciopero dei prof non deve danneggiare chi è alle prese con gli esami, ci ha pensato nel 2010 anche il Ministero dell'Istruzione con una circolare in cui si leggeva: "Le classi impegnate negli scrutini finali propedeutici allo svolgimento degli esami conclusivi dei cicli di istruzione, delle classi impegnate negli esami di quaifica nei professionali e di licenza di maestro d'arte negli istituti d'arte, le attività relative agli esami di idoneità, le classi impegnate negli esami di licenza media e le zone colpite da calamità naturali o interessate da consultazioni elettorali".

Serena Rosticci