
Una normale mattinata scolastica si è trasformata in un incubo per uno studente di un liceo in provincia di Roma. Come riporta 'Il Messaggero', due ex compagni di classe, rimandati l’anno precedente, sono entrati nell’istituto con una scusa banale e lo hanno aggredito brutalmente in aula, davanti agli occhi attoniti dei compagni e di sua madre, insegnante nella stessa scuola.
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L’aggressione in classe: pugni al volto davanti a tutti
I due ragazzi, di quattordici e quindici anni, si sono presentati all’ingresso dell’istituto dicendo di voler salutare alcuni docenti. Un pretesto che ha convinto il personale scolastico a lasciarli entrare. Nessuno poteva immaginare che di lì a poco avrebbero dato vita a una violenta aggressione.
Una volta dentro, i due si sono diretti verso un’aula in cui si stava svolgendo una lezione di Scienze. Hanno posato gli zaini, si sono avvicinati al ragazzo e lo hanno salutato con un sorriso. Poi uno dei due ha iniziato a colpire la vittima con una serie di pugni al volto, mentre l’altro riprendeva la scena con il cellulare.
Cinque colpi, un occhio nero e il volto pieno di escoriazioni. Un altro studente presente in aula ha trovato il coraggio di intervenire per fermare l’aggressione. La vittima è rimasta a terra, sotto shock. È stato accompagnato dai genitori all’ospedale più vicino, dove ha ricevuto una prognosi di circa dieci giorni.
La rabbia per la promozione
Secondo le prime ricostruzioni, alla base dell’attacco ci sarebbe un risentimento personale: la vittima, promossa l’anno precedente, non ha più frequentato gli ex compagni, rimandati e poi bocciati. Uno stop che, unito all’interruzione dei rapporti personali, sembra aver acceso la miccia della vendetta.
Il padre del ragazzo aggredito ha raccontato: “Siamo scioccati, sconvolti. Erano compagni di classe l’anno scorso, ma dei due ne conoscevamo solo uno. Veniva a studiare a casa nostra, a volte uscivano insieme. Dopo la fine dell’anno si sono allontanati. Siamo sinceramente dispiaciuti, conosciamo anche i genitori di uno dei due aggressori, sono delle brave persone”.
Reazioni e conseguenze
Sull’episodio è intervenuta anche la dirigente scolastica, visibilmente colpita: “Sono sconvolta, è successo l’imprevedibile. I due minorenni sono entrati dicendo che dovevano fare un saluto. Li conoscevano tutti qui, ma nessuno poteva immaginare un simile epilogo. Come nuova dirigente valuterò ulteriori accorgimenti per evitare che fatti simili possano ripetersi”.
Subito dopo l’episodio, la preside ha diffuso una nuova circolare interna per rafforzare le misure di controllo all’ingresso.
Intanto, i genitori del ragazzo hanno deciso di sporgere querela presso i Carabinieri. Anche la scuola presenterà una denuncia per invasione di edificio e aggressione. Uno degli aggressori, in passato, era già noto all’ambiente scolastico per comportamenti problematici ed è stato descritto da diverse persone come “una testa calda”.