
A pochi giorni dalla circolazione nel web del video choc di Bollate, torniamo a parlare di cyberbullismo. Questa volta, tuttavia, la tragedia non è stata sventata ed una ragazzina di Cittadella, un paese in provincia di Padova, ha deciso di togliersi la vita preannunciando più volte la sua morte su Ask.fm.
In queste ore si cerca di capire quale sia stata la causa specifica del disperato gesto, e per il momento si parla di disagio adolescenziale. A segnalare il caso è il quotidiano online Il Mattino di Padova.
LA TRAGEDIA
- A quanto pare la decisione dell’adolescente non è stata dell’ultimo momento, al contrario meditata e pianificata. Infatti la ragazzina prima di lanciarsi dall’ultimo piano di un ex albergo diroccato di Borgo Vicenza a Cittadella, ha lasciato dei messaggi alle persone a lei più care. Un biglietto per la mamma sul mobile di casa della nonna, ed altre tre lettere indirizzate al fidanzato e a delle amiche. Tutti contenevano estremi saluti pieni di scuse per quei genitori che aveva deluso, la richiesta di essere perdonata dagli amici e quella di non essere dimenticata. Poi il silenzio assordante di un salto nel vuoto che non le ha lasciato scampo.
DISAGIO ADOLESCENZIALE
- Tra i primi ad arrivare sulla scena della tragedia i genitori della ragazza. Infatti, nel biglietto lasciato alla mamma la giovane faceva un piccolo accenno al gesto disperato che avrebbe compiuto nell’immediato, ma non alle cause che l'avevano indotta allo stesso. Ora gli investigatori tentano di far chiarezza sulla vicenda, anche se non hanno trovato inizialmente nessuna causa lampante del suicidio, imputato pertanto ad un disagio adolescenziale.
LA PERSECUZIONE SU ASK.FM
- Una delle piste da seguire potrebbe essere ancora una volta quella del cyberbullismo. La 14enne di Cittadella, infatti, aveva più volte manifestato fino a pochi giorni fa il suo malessere su un social molto diffuso tra i ragazzi: Ask. Agli insulti di chi le scriveva “secondo me tu stai bene da sola! Fai schifo come persona”, come anche alle assurde richieste anonime “spero che uno di questi giorni taglierai la vena importantissima che c’è sul braccio e morirai”, lei rispondeva con rassegnazione manifestando proprio l’intenzione di togliersi la vita quanto prima. Il suo malessere era sfociato anche in atti di autolesionismo che aveva testimoniato postando, dietro richiesta, una foto dei tagli inferti alle braccia, poi rimossa. Sembrerebbe pertanto che proprio quelle discussioni, se così possono definirsi, su Ask.fm abbiano acuito il disagio della ragazza che dalle intenzioni è passata al gesto finale.
SUICIDI GIOVANILI
- In Italia dal 1971 al 2008 ci sono stati ben 374 suicidi tra gli under 14, con vittime anche al di sotto dei 10 anni: questo il dato drammatico di un’indagine del Servizio per la Prevenzione del Suicidio dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma Università La Sapienza. Negli ultimi anni la situazione è stata aggravata proprio dal fenomeno del cyberbullismo che ha spinto moltissimi giovani al folle gesto. Tra le cause principali che inducono gli adolescenti al suicidio ci sarebbe l’emarginazione e la persecuzione da parte dei coetanei, dovuta in molti casi all’omosessualità.
COME DIFENDERSI DAL CYBERBULLISMO
- Quest'ultima tragedia arriva proprio nel giorno in cui si celebra il Safer Internet Day, la giornata dedicata alla sicurezza in rete e alla lotta al cyberbullismo. Infatti, è giusto ricordare a tutte le vittime che una via di uscita c'è sempre. Proprio per aiutarle è nato, per esempio, il sito “Generazioni connesse. Safer Internet Center”, un progetto coordinato dal Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea che offre assistenza ai giovani tramite programmi di sensibilizzazione, supporto, e prevenzione di cattivi utilizzi del web e dei social. Tramite il servizio Hotline, ad esempio, è possibile fare segnalazioni anche anonime riguardanti la presenza in rete di materiale pedopornografico o di altri contenuti illegali e dannosi. Inoltre attraverso Helpline, e quindi la linea di ascolto 1.96.96 e la chat di Telefono Azzurro, si possono inoltrare richieste di aiuto e di assistenza relativamente a situazioni pericolose che bambini e ragazzi fino ai 18 anni stanno vivendo.
Margherita Paolini