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Voto ai fuori sede: la petizione per far valere i vostri diritti articolo

Un appello al governo perché “la legge elettorale è l’ultima occasione della legislatura per liberare il diritto di voto degli studenti e dei lavoratori fuori sede, costretti oggi a tornare nel comune di residenza per poter votare”.

A sottoscriverlo sono quindici associazioni e realtà giovanili e pro innovazione in conferenza stampa alla Camera dei Deputati. I giovani studenti e lavoratori danno carta bianca al governo sulla soluzione da trovare al Senato, ma chiedono ai partiti in Parlamento di votare a favore dell’ordine del giorno che sarà presentato in aula dal presidente della commissione Affari Costituzionali, Andrea Mazziotti.

Petizione per il voto ai fuori sede

L’appello diventa ora una petizione sulla piattaforma Change ed è stato inviato “per doverosa conoscenza” al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ai Presidenti delle Camere, Laura Boldrini e Piero Grasso.

Insieme per i vostri diritti

Le associazioni e realtà che sostengono l’appello sono il Comitato Io Voto Fuori Sede, il Forum Nazionale Giovani, le associazioni Rena, Erasmus Student Network, il Comitato Generale degli Italiani all’Estero, il Comitato Ventotene, l’Adi (Associazione dei dottorandi e dottori di ricerca), le associazioni studentesche Link Coordinamento Nazionale Universitario e Udu – Unione degli Studenti Universitari, i Giovani Democratici, Forza Europa, il think tank Tortuga, la rivista Strade, l'Associazione Nazionale Famiglie Emigrati, l'Unione Nazionale delle Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati. Anche noi di Skuola.net siamo tra i sostenitori della causa!

Diritto al voto: non solo Erasmus

E' ora che tutti i partiti diano seguito alle promesse fatte finora in questi dieci anni di battaglia. La fiducia non ci scoraggia, ma chiediamo un impegno serio a Parlamento e Governo con un sì all’ordine del giorno Mazziotti” afferma Stefano La Barbera, presidente del Comitato Io Voto Fuori Sede. Per Andrea Estrafallaces, dell’Erasmus Student Network, “con l’Italicum il governo ha già affrontato e risolto questa questione, ma solo per i cittadini temporaneamente all’estero, come gli studenti Erasmus. Chiediamo che il diritto di voto sia pienamente garantito anche all'interno dei confini italiani.”

Un segnale verso le esigenze dei giovani

Andrea Core, presidente dell'Assemblea del Forum Nazionale dei Giovani, dichiara: "Garantire il voto ai fuori sede sarebbe un utile segnale di attenzione verso le esigenze dei giovani, la categoria che negli ultimi tempi si è più allontanata dalla politica." Per Federica Bandera di Rena, “è giusto, da cittadini, che per esercitare il nostro diritto di voto le Istituzioni rimuovano gli ostacoli materiali. È una battaglia per la partecipazione ed il senso civico.” Elisa Marchetti dell’Unione degli Universitari chiede alla politica politica “di dare finalmente una risposta all’altezza di un’esigenza diffusa, dopo anni di richieste rimaste inascoltate”, mentre Federica Ciarlariello di Link ammette: “Spesso si ricorre all’escamotage dei rappresentanti di lista per aggirare questo ostacolo, ma è una situazione insostenibile.”