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volpe catturata con mortadella

Nelle zone dell'appennino tosco-emiliano non è così raro imbattersi nella fauna locale, ed è quello che è capitato nei giorni scorsi all'università di Bologna, presso la sede della Facoltà di Ingegneria in viale del Risorgimento.

Circa quattro giorni fa, gli studenti hanno notato una piccola volpe che girovagava per i giardini della facoltà; l'animale, anche se innocuo, era affetto da rogna silvestre e pertanto era stato diffuso un comunicato nel quale si chiedeva di non toccare la volpe e di avvisare il personale preposto in caso di avvistamenti. Nel frattempo, la polizia locale, dopo un primo sopralluogo, aveva preparato una gabbia di cattura con un esca davvero particolare.

La volpe e la mortadella

D'altronde la vicenda si è svolta in Emilia-Romagna, quindi quale esca migliore di qualche boccone di mortadella? E, nemmeno a dirlo, nel pomeriggio di venerdì, l'animale non ha resistito alla tentazione e si è lasciato catturare prima dall'inconfondibile profumo del celebre affettato romagnolo proveniente dalla gabbia, e poi dal personale della facoltà. Grazie alla collaborazione con il Centro Recupero Fauna Selvatica di Monte Adone, la volpe è stata poi trasportata in un laboratorio veterinario.

L'esemplare sarà curato e rimesso in libertà

Il piccolo animale infatti, affetto da rogna silvestre, si presentava senza pelo e ricoperto di piaghe; rappresentando un pericolo non da poco per sé e chiunque vi entrasse in contatto. Gran parte del merito del salvataggio è quindi del Centro Recupero Fauna di Monte Adone, specializzato in trattamenti sanitari per gli animali selvatici che popolano la vasta fauna del territorio. L'esemplare verrà curato e poi rimesso in libertà nel suo ambiente naturale.