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Università telematiche, incremento iscritti del 410%Il trend positivo di lauree e immatricolazioni, dopo il periodo di calo tra il 2013 e il 2015, ha avuto un impatto diverso in funzione delle tipologie universitarie. Mentre gli atenei tradizionali hanno registrato una perdita di quasi 20mila studenti tra il 2011 e il 2021, quelli non statali hanno visto un aumento di 21.577 iscritti. Tuttavia, la vera crescita straordinaria è avvenuta nelle università telematiche, che hanno sperimentato un balzo del 410,9%, con 180.107 nuovi iscritti.

Un incremento più che significativo, favorito anche dalla situazione del Covid-19, che ha spinto molti studenti a preferire la didattica a distanza. Come rilevato dall’Anvur (Agenzia di valutazione del sistema universitario e della ricerca), gli studenti iscritti alle undici università telematiche accreditate dal MUR sono passati da circa 44mila a circa 224mila. Si tratta, fa sapere ‘La Repubblica’, dell’11,5 per cento del totale degli studenti universitari italiani.

Università telematiche: iscritti sempre più giovani

L'ultimo rapporto del Ministero dell'Università e della Ricerca conferma che la didattica a distanza rappresenta “uno strumento flessibile in termini di tempo e di spazio”, permettendo di raggiungere uno spettro più ampio di studenti, inclusi coloro che, per motivi personali, lavorativi, economici o geografici, non avrebbero potuto proseguire altrimenti gli studi.

Inizialmente, infatti, le università telematiche sono nate proprio per questo: rispondere alle esigenze di coloro che erano già lavoratori o che si consideravano troppo in là con gli anni per iscriversi alle università tradizionali. Le cose sono però cambiate. Durante l’anno accademico 2011-2012, il 70,3% dei laureati online aveva almeno 31 anni, rispetto al solo 7,5% dei laureati delle università tradizionali. Passati 12 anni, i laureati oltre i 30 anni sono scesi al 45,4%, mentre quelli fino a 23 anni sono passati dall’8,4 del 2011 al 20,6. Si assiste, in altre parole, a una crescita su tutta la linea delle età più giovani. Numeri che trovano riscontro anche sulle immatricolazioni.

Provenienza geografica degli iscritti

Un'ulteriore tendenza rilevante riguarda la provenienza geografica degli studenti. Quello che si sta verificando è una polarizzazione verso le aree economicamente svantaggiate del Paese, come il Mezzogiorno e le isole, da cui proviene il 28,3% degli immatricolati, mentre si osserva una diminuzione di quelli provenienti dal Nord e dal Centro. Questo fenomeno sembra anche correlato al parallelo declino delle iscrizioni nelle università tradizionali del Mezzogiorno, scese dal 28,1% del 2011 al 25,3% attuale. Ciò suggerisce, quindi, un legame tra la forte crescita di iscritti, soprattutto giovani, nelle università telematiche e lo spopolamento delle università del Sud.

Il giudizio Anvur sulle università telematiche

Una domanda però rimane: qual è la qualità delle università telematiche? Per quanto riguarda l’insegnamento, soltanto un ateneo telematico su undici ha registrato da parte di Anvur un giudizio “pienamente soddisfacente”, mentre tre sono risultati “soddisfacenti” e sette hanno ricevuto un giudizio “condizionato” (che richiedeva cioè l’adempimento di determinate condizioni, poi soddisfatte per cinque degli atenei).
Data pubblicazione 2 Agosto 2023, Ore 11:56 Data aggiornamento 2 Agosto 2023, Ore 12:09
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