
Il numero chiuso aiuta a laurearsi in tempo: scarsissime, infatti, le percentuali di fuori corso in quei corsi di laurea ad accesso programmato come Medicina e Farmacia. I dati forniti dal rapporto Anvur sullo stato del sistema universitario e della ricerca nel 2013 disegnano il ritratto del tipico studente fuori corso, che continua a pascolare tra aule, prati e mense universitarie, dando qualche esame ogni tanto ma, soprattutto, giocando a carte al bar di facoltà.
Nella top five dei triennali procrastinatori aspiranti maestri, studenti di Lettere e Filosofia, sociologi e politici in erba.MAESTRI, PRIMA O POI – Quando hanno scelto la loro facoltà sognavano di potersi sedere al più presto dietro una cattedra, invece per il 51,2% degli iscritti di Scienze della Formazione il sogno non si è ancora realizzato. Sarà per colpa dello scoraggiamento dovuto alle graduatorie nazionali per diventare insegnanti, ma questi ragazzi, il 56,3% dei quali nel Mezzogiorno italiano, la laurea è ancora un traguardo lontano. Solo al Nord la situazione sembra più rosea: solo (si fa per dire) il 44,7%, infatti, risulta in ritardo sui tempi canonici.
IL SOCIOLOGO PROCRASTINATORE – 1 universitario su 2 iscritto a Sociologia deve aver preso forse troppo sul serio il dictat della propria materia, immergendosi troppo a fondo nello studio della società che lo circonda. E’ una percentuale media del 51%, infatti, quella dei ragazzi non ancora laureati nel 2011/2012, con un picco del 75% nelle Università del centro Italia: in fondo il romano, si sa, è sempre più propenso alla socializzazione.
PER FARE IL FILOSOFO CI VUOLE TEMPO – E lo sa bene il 49,1% degli iscritti a Lettere e Filosofia. I più impegnati nell’affinare le proprie arti oratorie sono i ragazzi del Sud, con una percentuale del 57,4%di fuori corso. C’è da considerare, comunque, che molti Atenei incorporano in questo Dipartimento anche altri corsi di laurea, come Scienze della Comunicazione, DAMS e quant’altro. Non sono solo i letterati e i grandi pensatori, probabilmente, a procrastinare la laurea.
POLITICO, CHE PASSIONE – Scienze politiche è una facoltà che impegna particolarmente le sinapsi degli studenti del centro e del sud Italia, che spiccano per la loro capacità di rimandare imperituro tempore la conquista del cosiddetto “pezzo di carta”. In tutto lo stivale, comunque, la percentuale degli aspiranti politici fuori corso è del 48,8%.
PSICOLOGIA, DIFFICILE – Nel gradino più basso della top five del “fuori corso modello” , infine, c’è il 47,8% degli aspiranti psicologi. Anche in questo caso gli studenti del centro Italia iscritti a Psicologia risultano essere i più indisciplinati, mentre al Nord, evidentemente, lo studio di queste materie risulta più semplice, dato che la percentuale scende del 40,9%.
Francesca Fortini