
In Cina la comodità di ricevere il cibo ordinato tramite app direttamente nelle proprie mani non sempre è possibile. In molte università, i rider non sono ammessi, ma possono solo arrivare al limite del campus lasciando i sacchetti da asporto in lunghe file davanti ai cancelli.
Ogni ordine è contrassegnato con un nome o un codice QR, in modo che lo studente non sbagli. La cosa incredibile è che queste pile di cibo, a volte appoggiate a terra, altre volte su appositi scaffali, non spariscono, ma attendono indisturbati il ritiro.
Le regole dei campus
Questa usanza non è nata per caso, ma deriva dalle rigide regole di accesso e di gestione degli spazi interni dei campus universitari. In molte università cinesi, infatti, non è permesso l’ingresso dei corrieri, per questo sono state istituite delle vere e proprie zone di consegna 'ultimi 50 metri', cioè punti prestabiliti proprio all'esterno dei cancelli.
Il motivo è duplice: le università vogliono controllare il traffico di persone e mezzi e, in più, tenere sotto controllo il problema dei rifiuti prodotti dagli imballaggi e dal viavai delle consegne. Un modo per mantenere dunque l'ordine e la pulizia.
Pacchi in attesa di ritiro
Il sistema è talmente diffuso e ben accettato che le università si sono attrezzate per renderlo ancora più efficiente. I video sui social mostrano chiaramente le pile di pasti in attesa che non vengono toccati da nessuno, se non dal destinatario.
Per rendere il tutto più organizzato, alcune scuole si sono dotate di scaffali o armadietti appositi. Il meccanismo è semplice ed estremamente funzionale: il rider lascia il pacco, lo studente lo identifica grazie al nome o al codice e lo ritira più tardi, con la certezza che il suo pasto sarà lì ad aspettarlo.