
Dopo la giornata davvero particolare dello scorso 4 settembre , quando a Parma è stato annullato il test di ingresso per Professioni Sanitarie e a Roma sono stati scambiati i quiz di Psicologia e Biologia, arriva oggi una nuova sconcertante notizia dalle Università di Pavia e di Messina: nella prima sede si dovrà annullare il test di Professioni Sanitarie e nell'università siciliana è da rifare invece il test di Farmacia e quello di Chimiche e Tecnologie Farmaceutiche. A Pavia infatti è stato riscontrato un errore nei quesiti d'esame, che riportavano quattro possibili opzioni di risposta invece delle cinque previste dal bando. Erano presenti 1464 candidati, provenienti da tutta Italia, i quali dovranno tornare a Pavia per rifare la prova. A Messina, il problema è stato tecnico: inceppi nella lettura ottica delle schede anagrafiche e il conseguente incrocio tra alcuni test e i nomi dei candidati che li avevano compilati. E gli studenti e le associazioni dei consumatori scalpitano per possibili ricorsi.
TEST PROFESSIONI SANITARIE ANNULLATO ANCHE A PAVIA - 4 risposte tra cui scegliere nei quiz a risposta multipla anziché 5: impossibile far finta di niente, e questo nuovo scandaloso errore da parte di chi ha redatto il test per Professioni Sanitarie all'Università di Pavia ha comportato l'annullamento della prova. 1464 candidati, provenienti da tutta Italia, i dovranno tornare a Pavia per rifare la prova, con tutti i disagi che ne potranno derivare. Questa settimana è stata davvero sfortunata per i test di ingresso, e si aspetta ancora la fatidica data di Medicina, il 9 settembre, incrociando che tutto vada liscio. Il Ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, si è dichiarata "dispiaciuta che ci siano stati alcuni disguidi durante lo svolgimento dei test", ma ha assicurato: "nella stragrande maggioranza dei casi mi sembra che si siano svolti correttamente". Gli studenti nel frattempo sperano che non arrivino nuove brutte notizie da altri atenei.
INCIDENTE TECNICO A MESSINA - Problemi anche a Messina per le prove d’accesso ai Corsi di Laurea in Farmacia e in Chimiche e Tecnologie Farmaceutiche. E' stato annunciato dall'Ateneo, infatti, l’annullamento delle prove svoltesi il 5 settembre, che avevano coinvolto 279 candidati. La causa è stato un intoppo nella lettura ottica delle schede anagrafiche e il conseguente incrocio tra alcuni test e i nomi dei candidati che li avevano compilati.
L’Ateneo ha manifestato l’intenzione di rivalersi sulla ditta cui erano stati affidati la predisposizione, lo svolgimento e le operazioni tecniche di correzione dei test, che si è dichiarata già disponibile al rimborso delle spese di viaggio per tutti i candidati arrivati da fuori città.
IL CASO DI PARMA- Anche laselezione per l’accesso alle Professioni Sanitarie dell’Università degli studi di Parma era stata annullata lo scorso 4 settembre, a 15 minuti dalla consegna del compito. La commissione d’esame, infatti, aveva riscontrato alcune evidenti incongruenze tra il testo e i quiz presentati ai ragazzi. Errori rapidamente resi noti anche sul web. La responsabilità delle domande è da riferirsi al Consorzio CINECA che ha elaborato la prova. Nel giro di poche ore è scoppiata la bufera di proteste sui social network ed arrivata pronta la denuncia dell’Unione degli universitari di Parma. L'Università di Parma ha poi reso pubblico dopo poche ore l'avvenuto annullamento.
CONFUSIONE DI TEST A ROMA- Il 4 settembre è stato teatro di altri spiacevoli incidenti. Vittime della cattiva organizzazione dei test di ingresso sono stati anche gli aspiranti biologi dell’Università La Sapienza. A prova iniziata, i giovani si sono ritrovati a fare i conti con quesiti relativi a noti nomi di provenienza filosofica, come Freud e Lacan. Dopo un’ora di panico generale, sono stati ritirati i compiti erratie distribuiti quelli corretti. Il problema è stato uno scambio di plichi delle prove di Biologia con quelle di Psicologia, il cui test si era tenuto nella mattinata. La prova, insomma, non è stata rimandata ma solo ritardata di 60 minuti, forse interminabili per i ragazzi sventurati.
RICORSI ANNUNCIATI- Nel frattempo, il Codacons, la nota associazione dei consumatori, sta predisponendo un esposto alla Procura della Repubblica della capitale, affinché sia fatta chiarezza sull'incidente avvenuto a Roma e perché sia ripetuta la prova nelle aule coinvolte dallo scambio di domande a La Sapienza. Un'altro esposto sarà invece presentato alla Corte dei Conti per l’annullamento dei test a Parma, in relazione agli errori nelle domande e al danno erariale determinato dalla conseguente ripetizione della prova. Ci si aspettano nuove iniziative dopo il nuovo clamoroso caso di Pavia.
Margherita Paolini