Mirko C.
di Mirko C.
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 In questi giorni sono in proclamazione i vincitori del concorso organizzato da una nota catena di supermercati. Il premio? Un contratto di lavoro.

E’ finita l’era in cui con i punti della spesa si portavano a casa batterie di pentole, coperte in pile e ferri da stiro. Oggi ad essere messo in palio è un posto di lavoro, sì avete sentito bene: un contratto di lavoro a tempo determinato nel supermercato.

Criteri di selezione? Nessuno, il tutto è affidato ad una lotteria, alla faccia della meritocrazia e della professionalità.

QUANDO LA CRISI DIVENTA MARKETING - La crisi galoppa e con essa cresce la disoccupazione giovanile, arrivata ormai a tassi più che allarmanti. Qualcuno deve aver pensato quindi che regalare posti di lavoro al posto delle pentole potesse essere un incentivo alle vendite sicuramente più forte e appetitoso, e infatti i dati sembrerebbero confermare la genuinità di questa trovata di marketing che negli anni è stata adottata da diverse catene della grande distribuzione organizzata.

UNA SPESA DI 30 EURO E VINCI UN LAVORO - Proprio in questi giorni verranno proclamati i 12 vincitori del concorso promosso dalla catena di supermercati “One Price”. Per ognuno di essi è in palio un contratto di lavoro part-time a tempo determinato per 4 mesi come “Addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita”. Il meccanismo di selezione? Molto semplice: era sufficiente presentare alla cassa uno scontrino da almeno 30 euro per ricevere una cartolina per partecipare all’estrazione. Nessun curriculum, nessuna valutazione di titoli ed esperienze, tutto affidato rigorosamente ad una lotteria.

LO STAGE? TE LO COMPRI! - Ma in questo mondo pazzo, dove pur di lavorare si è disposti a pagare al posto di essere pagati, spuntano altre nuove curiosità. Il bizzarro sito Charity Buzz propone stage e tirocini in prestigiose aziende di moda e giornali. Il costo, per “acquistare” lo stage, si aggira attorno agli 8000 dollari. Ma per restare in terra nostrana basta leggere l’annuncio messo da un imprenditore di Gela, in Sicilia. Dopo aver subito un furto nel suo cantiere ha messo una taglia a disposizione di chi riuscisse a consegnargli il ladro. La ricompensa? Un contratto di lavoro a tempo determinato. Ed ecco che il lavoro, anziché un sacrosanto diritto, diventa una mera merce da scambiare, da vendere e da svendere. Per alcuni un premio, proprio come la batteria di pentole conquistata con i punti della spesa.

Mirko Carnevale

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