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affitti stanze

Come ogni anno, passata l'estate, per migliaia di studenti universitari fuori sede scatta la caccia alla stanza. Un passaggio fondamentale per chi si prepara a un nuovo anno accademico lontano da casa e dalla propria città. Purtroppo, però, questa ricerca negli ultimi tempi è diventata sempre più un vero e proprio campo minato, in cui bisogna stare attenti, per non cadere in delle vere e proprie trappole.

Tra canoni d'affitto esorbitanti, annunci falsi e contratti irregolari, trovare un alloggio decente e onesto è sempre più difficile. L'allarme è stato lanciato da SoloAffitti, la principale rete italiana specializzata nel settore, che ha raccolto un gran numero di segnalazioni preoccupanti.

La forte competizione e la scarsità di alloggi spingono troppi ragazzi ad accettare condizioni poco trasparenti o a concludere accordi affrettati, alimentando questa tendenza scorretta.

Indice

  1. Canoni alle stelle
  2. Aumentano le truffe
  3. I contratti a nero o irregolari
  4. Un problema anche dei centri medi
  5. Come difendersi dalle truffe

Canoni alle stelle

La situazione è critica, in particolare nelle grandi città universitarie. I dati parlano di canoni medi per una stanza singola che hanno raggiunto cifre record. A Milano siamo a quota 675 euro al mese di media, mentre a Roma si attesta sui 620 euro. Non va meglio a Torino, con una media di 360 euro, e a Firenze, dove siamo sui 350 euro. Anche città del Sud come Bari registrano canoni importanti, sui 310 euro al mese. 

Il problema non è solo il costo in sé, ma la difficoltà di trovare un'offerta onesta. Come spiega Silvia Spronelli, Ceo di SoloAffitti: "Il mercato degli affitti per studenti è da sempre vivace e dinamico, ma negli ultimi anni è diventato anche un terreno fertile per truffatori e operatori improvvisati. Gli studenti, specie le matricole, sono tra i soggetti più esposti".

Aumentano le truffe

Il dato più preoccupante è quello che riguarda le truffe o i tentativi di truffa online. Il Centro Studi SoloAffitti ha stimato una crescita di circa il 20% dei tentativi di frode negli ultimi due anni, con picchi registrati proprio all’inizio dei semestri accademici.

Lo schema più diffuso è la cosiddetta truffa della caparra anticipata: un falso locatore pubblica un annuncio con foto accattivanti rubate online e prezzi troppo bassi rispetto alla media. Chiede poi una caparra per bloccare la stanza, giustificandola con l'elevato numero di richieste, per poi sparire dopo aver incassato i soldi.

Non mancano, poi, i casi di proprietari "fantasma", ovvero quelli che dichiarano di vivere all'estero o di non poter mostrare l’immobile, ma pretendono comunque un pagamento anticipato.

Occhio anche alle agenzie abusive o ai database fasulli, che promettono liste di appartamenti inesistenti o già affittati, in cambio di una quota d’iscrizione.

I contratti a nero o irregolari

Anche quando la casa esiste, i guai non sono finiti. SoloAffitti segnala ancora il persistere di affitti in nero e contratti non registrati, stimabili nel 5% delle segnalazioni.

Un contratto non registrato, ricordiamo, non è solo illegale ma toglie anche alle famiglie la possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 19% sul canone annuo.

Inoltre, molti contratti risultano irregolari o incompleti, pieni di clausole non conformi alla legge. Tra le più frequenti: la possibilità per il locatore di entrare liberamente nell’immobile per controlli, pratica non permessa, o la richiesta di spese accessorie forfettarie senza rendicontazione. 

SoloAffitti sottolinea, invece, che il contratto deve indicare il canone e gli oneri accessori con la dicitura “salvo conguaglio”. Senza rendicontazione, si rischia di pagare molto più del dovuto.

Un problema anche dei centri medi

La difficoltà di trovare alloggi, peraltro, non è più solo una questione che riguarda le grandi città. Negli ultimi anni, anche centri medi come Parma, Perugia, Pavia, Lecce e Trento hanno registrato un aumento di truffe e affitti irregolari. Questo è legato all'espansione delle sedi universitarie decentrate e all'arrivo di studenti stranieri o da altre regioni.

Spesso, questi giovani non conoscono bene il contesto locale e si affidano con troppa leggerezza ad annunci sui social network o piattaforme non verificate, diventando un bersaglio facile per i malintenzionati. 

Come dice Spronelli: "Il mercato universitario è un microcosmo che riflette le fragilità del mercato degli affitti nel suo complesso, serve una maggiore educazione abitativa, ma anche strumenti pubblici di controllo e assistenza, come sportelli dedicati e database certificati degli immobili per studenti".

Come difendersi dalle truffe

Per non farsi prendere dall'ansia e rischiare di vivere brutte esperienze, SoloAffitti ha perciò fornito alcuni accorgimenti utili quando si cerca una stanza o una casa:

  • Visita sempre l’immobile prima di versare qualsiasi cifra. Mai pagare per qualcosa che non hai visto con i tuoi occhi.

  • Diffida da prezzi troppo bassi rispetto alla media di mercato: è quasi sempre un campanello d'allarme.

  • Non pagare mai caparre senza aver prima firmato un impegno scritto (meglio un contratto preliminare).

  • Richiedi sempre la registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate: è la tua garanzia.

  • Verifica attentamente la correttezza delle spese accessorie, chiedendo sempre la rendicontazione.

  • Affidati a professionisti qualificati come agenti immobiliari o agenzie specializzate. 

Come ribadisce Spronelli: "Un approccio prudente è la miglior difesa contro le truffe. Affidarsi a un professionista non è un costo, ma un investimento in serenità e sicurezza".

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