
Gli appunti universitari sono uno strumento molto prezioso per gli studenti. C'è da dire che alcuni di essi prendono il valore delle paginate di appunti un po' troppo seriamente e ne sono davvero davvero gelosi.
Alcuni di loro sono stati scottati da esperienze pregresse, ad esempio hanno dovuto aver a che fare con personaggi che hanno perso il frutto della loro fatica oppure che lo hanno scarabocchiato.Altri ritengono che chiedere in prestito gli appunti sia quasi un insulto, perché, scusa, loro hanno faticato per prenderlo, quindi hanno tutto il diritto di tenerseli stretti. E no, non è che li vendano, e in questo caso la cosa un minimo di senso l'avrebbe, li nascondono proprio agli occhi del mondo.
Ad altri ancora, magari, stai solo antipatico tu e quindi non ti presterebbero nemmeno la mano se fossi sull'orlo di un precipizio. Indipendentemente dal movente, ci sono persone che non hanno piacere a passare gli appunti, e difficilmente ricorreranno alla verità per giustificare il fatto che non ti daranno alcunché.
Sarà molto più probabile che inventino la scusa del secolo, ed eccone qui alcune delle più plausibilmente incredibili che potrai sentire.
#6 L'arma batteriologica: “Vorrei prestarteli ma temo di avere l'ebola e ci ho tossito sopra.”
In realtà lo fa per te: tu vorresti solo che ti passasse quel maledetto plico, indipendentemente dalla sua viralità. Lui però ti è un passo avanti, e se provi ad insistere ti tira fuori anche il report dell'OMS su come evitare il contagio. Il risultato di questa tattica è che tu sei un incosciente, e alla fine magari ti senti anche in colpa per aver pensato male del povero untore.
Come prendere degli ottimi appunti? Guarda il video!
#5 Parentele: “Li ho tutti sul computer che ho nella casa al mare del fratello del ragazzo di mio cugino”
Anche questa è una di quelle scuse che non si possono controbattere. La deriva sadica che possono prendere quando “se riesco te li porto la prossima settimana” è dovuta probabilmente al senso di colpa che prende l'appuntatore dal momento in cui capisce che potresti essere veramente nei guai se non ti aiuta. Il problema è che la frase, che alle tue orecchie suona come speranza pura, in realtà si trasforma in una trappola che ti porterà, due giorni prima dell'esame, a impazzire alla ricerca di una divinità da pregare affinché all'esame non ti venga chiesto quell'argomento.
#4 Pudore: “mi vergogno perché sono fatti male”
La pudicizia è un sentimento diffuso fra i non prestatori di appunti: potrebbero essere a regola d'arte, ma improvvisamente avvertono la necessità di essere così premurosi nei tuoi confronti da non sentirsi di prendersi la responsabilità di darti qualcosa che non sia stato certificato come perfetto.
#3 Uomini di parola: “Li ho promessi al mio amico che torna dall'erasmus...”
… tra sei mesi.
Il nostro prestatore potenziale infatti è un uomo che mantiene le promesse. E come Penelope passa le giornata a prendere appunti e le nottate a disfarli in attesa dell'amico che tornerà dall'Erasmus cui presterà gli apputni.
#2 Scelte drastiche: “Non prendo appunti”
Lo vedi tutti i giorni a lezione sepolto tra plichi e plichi di fogli. Eppure, dal momento in cui tu domandi clemenza, la risposta che ti verrà data con sguardo impassibile è questa. Magari mentre regge gelosamente i suddetti fogli. Il problema è che di fronte ad una persona che nega così palesemente l'evidenza, cosa puoi dire?
#1 La scusa: “Scusa, li ho dimenticati”
La scusa peggiore tra le scuse è chiedere scusa. E probabilmente è la risposta a una richiesta pregressa, cui aveva fatto seguito un periodo di speranzosa attesa.
In questo momento vedrai se la tua natura è ottimista o meno: nel primo caso, attenderai con ingenuità il momento in cui questa persona si ricorderà i maledetti fogli (probabilmente mai). Nel secondo, invece, ti dispererai alla ricerca di qualcuno più generoso. Oppure, li comprerai.

Andrea Buticchi