3' di lettura 3' di lettura
Scienze dell'educazione, studenti in protesta per lavorare all'asilo nido articolo

Gli studenti del corso di Laurea in Scienze dell’Educazione sono in rivolta. In base a uno dei decreti legislativi della Buona Scuola, infatti, d’ora in poi - per insegnare nei nidi - sarà obbligatorio "il conseguimento della laurea in Scienze dell’educazione e della formazione nella classe L19 ad indirizzo specifico per educatori dei servizi educativi per l’infanzia".

Così, tutti gli altri laureandi del corso triennale in Scienze dell’educazione restano tagliati fuori. Anche se i regolamenti dei corsi di laurea, fino ad oggi, hanno sempre incluso anche questa possibilità.

Studenti scienze dell'educazione in protesta

Giovedì 17 maggio, gli studenti di Scienze dell’Educazione dell’Università Milano-Bicocca e della Sapienza, si sono riuniti in assemblea nel cortile dell’università: quello che chiedono, è la possibilità di lavorare al nido per tutti i laureati in Scienze dell’Educazione immatricolatisi fino a quest’anno. Questo perché, con il decreto 65/2017, sono stati esclusi tutti coloro che si sono iscritti con la convinzione di poter svolgere, dopo la laurea, anche il lavoro di educatore negli asili nido.

Scienze dell'educazione e asili nido, un decreto "retroattivo"

"Riteniamo inaccettabile la retroattività del decreto e chiediamo quindi che per tutti gli studenti e i laureati immatricolati entro l’a.a. 2017-18, la laurea in Scienze dell’Educazione consenta l’accesso ai posti di educatore al nido indipendentemente dalla presenza o meno di un indirizzo specifico infanzia" afferma Andrea Torti, di LINK. "Creare un corso di laurea specifico per lavorare negli asili nido e in tutti gli altri ambiti dell’educazione e avere un corso di laurea che, invece non permette di accedere al lavoro negli asili nido - aggiunge - andrebbe a creare corso di laurea di serie A che permetterà l’accesso a tutti gli ambiti educativi e a cui, proprio per questo motivo, si iscriveranno più studenti, e un corso di serie B, più generale e con minori prospettive lavorative successive. Chiediamo che il decreto non sia retroattivo e che si trovi un’immediata soluzione per chi oggi frequenta già il corso di Scienze dell’Educazione".