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Ricerca universitaria: Padova prima in molte aree di studio articolo

Nei risultati dell'Agenzia nazionale di valutazione dei prodotti delle università l'ateneo veneto eccelle in cinque aree su 16. Bene anche Torino e Firenze, in ritardo Roma.

L’Agenzia nazionale di valutazione della ricerca universitaria (Anvur) ha condotto una ricerca per conto del ministero dell’Istruzione sulla qualità della ricerca universitaria in Italia.
Lo studio è stato fatto su 96 mila prodotti, frutto del lavoro di 50 mila professori e ricercatori di 96 università e 38 enti. In generale è emerso che le pubblicazioni delle università italiane sono migliorate in valore assoluto e in confronto al panorama internazionale e che il Sud sta crescendo (anche se, senza finanziamenti aggiuntivi, il recupero del Meridione non potrà reggere). Inoltre, è stato confermato che i dipartimenti settentrionali restano ampiamente più attrattivi per i giovani ricercatori e che la buona salute della ricerca italiana si avverte in tutte e sedici le aree scientifiche valutate.

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Prima in classifica

Ma a stravincere tra gli atenei italiani è sicuramente l'Università di Padova, che ha la migliore ricerca in Fisica, Medicina, Ingegneria industriale, Psicologia e Agraria, è seconda in Matematica-Informatica, Scienze della terra e Biologia ed è terza in Chimica. In Economia le dimensioni della facoltà portano Padova tra gli “atenei medi” posizionandola ancora al primo posto, in Ingegneria civile al secondo.

Le altre "top ranking"

Subito sotto per numero di aree risultate nei primi tre posti, si piazza Torino. L'università è prima in Biologia e Storia-Filosofia, seconda in Fisica, Chimica e Medicina, terza in Agraria, Legge e Scienze politiche, e seconda (tra le piccole) in Ingegneria industriale.
Bologna spicca per la ricerca della facoltà di Architettura, ma è seconda in Scienze agrarie, Ingegneria industriale, Scienze dell’antichità, Legge, Storia-Filosofia, Scienze politiche ed Economia e terza in Medicina e Psicologia.
Grazie allo studio dell'Anvur si distingue anche la ricerca dell'Università d Firenze, che è prima in Chimica e Scienze della terra, Terza in Fisica e Biologia e (tra i dipartimenti medi) prima in Scienze dell’antichità, seconda in Legge e terza in Psicologia. Pisa, tra i grandi atenei, è la migliore in Matematica.

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La statale di Milano eccelle in Legge e Scienze politiche. Ca’ Foscari di Venezia è prima in Scienze dell’antichità (atenei grandi), prima in Scienze della terra (in questo caso tra i piccoli) e terza (tra i medi) in Storia-Filosofia ed Economia. Il Politecnico di Torino ha cinque caselle coperte: ha il miglior dipartimento di ricerca in Architettura.
La Normale di Pisa ha la migliore Storia e la migliore Matematica tra le piccole. Milano Bicocca eccelle in Medicina, Storia-Filosofia, Biologia e Scienze della terra tra i medi: quattro primati (più altre quattro presenze nei primi tre posti). Trento è leader in Scienze politiche, antica tradizione, e Psicologia e poi è terza nel suo rango in Fisica e Biologia.

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Centro-Sud

A far notare la sua assenza è la Sapienza di Roma, che porta a casa un solo piazzamento per quanto riguarda la qualità della ricerca: è terza nella Matematica tra i grandi atenei. Per quanto riguarda le università del Centro-Sud, la Federico II di Napoli è prima in Ingegneria Civile, mentre Perugia ha la migliore Chimica tra le medie e Foggia avanza in Agraria. Mancano però università pubbliche importanti come Genova e Bari.
Sembra quindi il reparto di ricerca universitaria italiano si stia rialzando, nonostante la carenza cronica di fondi. Secondo il presidente dell’Anvur, Andrea Graziosi, il merito è dei nuovi ingressi di assunti o promossi: "Hanno notevolmente alzato la produttività media degli atenei". Tuttavia la politica italiana dovrebbe fare di più, mettendo a disposizione più fondi per la ricerca e arginando in questo modo la fuga di cervelli.