
Sono tanti gli studenti che ogni anno decidono di lasciare la propria terra per studiare in una grande città, fuori dalla propria regione. I dati relativi all’anno 2023/2024 ci dicono che ben 1 su 4 si trasferisce per studio, con un Sud Italia che registra picchi bene ben più alti.
Proprio per questo, per trattenerne quanti più possibile, Roberto Occhiuto - presidente uscente della Regione Calabria e candidato alla rielezione nelle imminenti elezioni - ha lanciato la proposta di introdurre il "reddito di merito".
Si tratta di un vero e proprio incentivo economico per chi, dopo il diploma, decide di iscriversi in un ateneo calabrese. Una mossa pensata per contrastare la fuga di cervelli e alleggerire il peso sulle spalle delle famiglie. Occhiuto è convinto: per far crescere la regione, bisogna investire sui giovani e sul loro merito.
Costi alti per lo studio
La proposta del candidato di centrodestra alle prossime elezioni Regionali tocca una delle principali criticità per molte famiglie che hanno dei figli in età studentesca. Il ragionamento del governatore uscente è chiaro e parte da una preoccupazione molto sentita: “Penso che una delle più grandi preoccupazioni che può avere un padre o una madre in Calabria, se guadagna 1300, 1700, 2000 euro al mese, e ha un figlio di 17 o 18 anni, è che questo figlio una mattina vada da loro e dica: ‘mamma, papà, io vorrei andare all’Università a Milano, a Roma’".
I costi però sono alti e Occhiuto non usa mezzi termini: "E come lo mandi all’Università fuori? Sono 2000 euro al mese". Il risultato è che: "Molte di queste famiglie si indebitano, fanno prestiti, danno fondo a tutti i loro risparmi per iscrivere il figlio fuori all’Università, e poi lo perdono, lo perde la Calabria", ha aggiunto il Presidente forzista. La proposta si pone, dunque, come soluzione a questo dramma dello spopolamento intellettuale.
Un incentivo per restare in Calabria
L'idea di Occhiuto, come detto, si chiama "reddito di merito", che il Presidente ha spiegato in modo semplice: "Voglio dare 500 euro al mese, come incentivo, ai diplomati calabresi che decidono di iscriversi nelle Università calabresi e che manterranno la media del 27". Un bel premio, insomma, non solo per l'iscrizione, ma anche per l'impegno nello studio.
Questa iniziativa non è campata in aria ma, come riporta Occhiuto, si basa su dati concreti: le statistiche di AlmaLaurea dicono che, "il 90% dei giovani che si iscrive fuori dalla Calabria all’Università, poi rimane fuori dalla Calabria".
Al contrario, la situazione è molto più promettente se ci si laurea in regione: "Il 60% dei giovani che si iscrive nelle Università calabresi, poi rimane a lavorare in Calabria".
Il messaggio finale del Presidente regionale è, perciò, un incoraggiamento allo studio e alla fiducia nelle istituzioni locali: "La Calabria ha bisogno di merito, soprattutto i giovani calabresi ne hanno bisogno”. Il Governatore ha anche ribadito che: "In 4 anni abbiamo investito molto sulle Università calabresi che sono eccellenti". Un ulteriore incentivo che ha voluto dare per spingere a iscriversi in Calabria.