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Università Ranking

Come ogni anno arriva puntuale il QS Ranking, la classifica sulle migliori università del mondo che tiene conto della qualità dell’insegnamento, del tasso occupazionale degli ex studenti e dei risultati della ricerca. Al primo posto c'è il MIT di Boston. Il miglior ateneo italiano è il Politecnico di Milano. Vediamo la top dieci sia mondiale che nostrana.

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QS Ranking, la top 10 mondiale. Primato per il Mit di Boston

Nel ranking pubblicato compaiono 2.000 università selezionate fra le oltre 20.000 attive nel mondo. La classifica premia "le solite note". Al top c'è il Mit, poi troviamo l'università di Oxford e quella di Stanford a pari merito con Cambridge. L'Europa, dunque, sale sul podio, ma l'egemonia è ancora americana. Infatti per trovare le altre due università europee bisogna andare all'ottavo posto con Zurigo e fuori dalla top ten con Losanna, al quattordicesimo posto. Se il Mit vince la classifica annuale, da registrare l'exploit delle due università inglesi: Oxford guadagna ben 3 posizioni rispetto all'anno precedente, Cambridge addirittura 4 e si innalza fino al gradino più basso del podio. Scendono Stanford (-1), Harvard (-2) così come la Caltech (-2). Zurigo è la terza università europea, ma scende rispetto all'anno scorso di due posizioni.

Top 10 globale

1 Mit
2 Oxford
3 Stanford e Cambridge
5 Harvard
6 California Institute of Technology
7 Imperial College London
8 ETH Zurich
9 UCL
10 University of Chicago

QS Ranking, la top 10 italiana. Svetta il Politecnico di Milano

Per l’edizione 2022 sono state prese in considerazione 41 università italiane, cinque in più rispetto all’edizione dell’anno precedente. Tredici università hanno mantenuto la stessa posizione, tredici sono scese in classifica e dieci sono salite. Il Politecnico di Milano (142°) è la migliore università italiana in questa classifica per il settimo anno consecutivo, anche se per la prima volta da quanto ha conquistato questo titolo, perde cinque posizioni. Lo segue l'Università di Bologna (166°) che scende sei punti in classifica mentre il risultato per La Sapienza - Università di Roma (171°) rimane invariato rispetto allo scorso anno. L'Università degli Studi di Milano-Bicocca è l'ateneo italiano che registra la maggior crescita: lo scorso anno era classificato nella fascia 521-530 mentre ora occupa il 450° posto. L'ateneo milanese ottiene inoltre il miglior risultato italiano (95°) nel criterio "Citations per Faculty" che misura l'impatto della ricerca prodotta. Il secondo miglior risultato in questo indicatore lo ottiene l'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (191°). L'Università Vita-Salute San Raffaele si distingue nel criterio "Faculty Student ratio" che misura la proporzione tra docenti e studenti, posizionandosi al 36° posto al mondo. L'Università di Bologna e La Sapienza sono le università italiane più stimate dalla comunità accademica internazionale, classificandosi rispettivamente al 71° e al 74° posto, seguite dal Politecnico di Milano al 101°. Quest'ultimo ottiene il miglior risultato nazionale (67°) nel criterio "Employer Reputation" che misura l'opinione dei datori di lavoro su quali università producono i laureati più preparati per il mondo del lavoro. Il Politecnico di Milano è anche l'università italiana con la proporzione più alta di studenti internazionali e si classifica 262° in questo indicatore.

TOP 10 italiana (tra parentesi la posizione nel World Ranking)

1 Politecnico di Milano (142)
2 Università di Bologna (166)
3 Università La Sapienza di Roma (171)
4 Università di Padova (242)
5 Università di Milano (316)
6 Politecnico di Milano (334)
7 Università di Pisa (388)
8 Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (390)
9 Università Federico II di Napoli (424)
10 Università di Trento (440)

QS Ranking, la metodologia utilizzata

Il ranking di QS, oltre alla qualità della ricerca (rilevata attraverso il partner bibliometrico Scopus di Elsevier), prende in considerazione il prestigio dell’Università, rilevato attraverso un sondaggio accademico (che coinvolge attivamente più di 100.000 ricercatori nel mondo) ed uno aziendale (partecipato da oltre 50.000 referenti aziendali). Vengono inoltre considerati diversi valori statistici a valutazione della didattica (ratio tra il numero di studenti ed il numero di docenti) e dell’internazionalizzazione (ratio dei docenti e degli studenti internazionali). I risultati rappresentano la distribuzione e la performance di 14,7 milioni di pubblicazioni accademiche pubblicate tra il 2015 e il 2019 e le 96 milioni di citazioni ricevute da tali articoli; rappresentano anche le opinioni di oltre 130.000 docenti accademici e oltre 75.000 datori di lavoro.
Data pubblicazione 9 Giugno 2021, Ore 13:51
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