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Proposta di lavoro in Norvegia, 3.500 euro al mese a infermieri italianiLa Norvegia sta tentando in questi giorni un’aggressiva manovra di assunzioni nei confronti degli infermieri italiani. Come segnalato da Nursing Up, Sindacato Nazionale Infermieri, sono infatti moltissime le offerte provenienti dal Paese scandinavo attraverso una nota agenzia di reclutamento spagnola.

In particolare, si tratterebbe di contratti a tempo indeterminato con stipendi fino a 3.500 euro netti al mese, premialità escluse. A questi si aggiungono, spesso, affitto e bollette pagati, così come i voli dall’Italia. Ma il Paese nordico si spinge oltre, puntando anche gli studenti al terzo anno di Infermieristica, ancora non incoronati d’alloro.

Norvegia: contratti a tempo indeterminato e stipendi fino a 3.500 euro per gli infermieri italiani

La proposta è quindi più che allettante: contratti a tempo indeterminato con stipendi dai 2.800 ai 3.500 euro netti al mese per una media di 37,5 ore settimanali. Vero è che la vita, nelle città del Nord Europa, è più cara rispetto a quella in Italia, ma ad ammortizzare le spese ci sarebbero gli affitti e le bollette già pagati, almeno quasi sempre nei primi mesi. Altro aiutino sono i voli pagati per raggiungere, dall’Italia, città come Oslo, Bergen e Trondheim. Inoltre, lo stipendio di base, già di per sé piuttosto alto, non include le premialità e i bonus. E poi, non c’è neanche l’obbligo di conoscere la lingua come ostacolo. In altre parole, i professionisti italiani che decideranno di buttarsi in questa nuova avventura dovranno sì frequentare dei corsi di norvegese, ma solo una volta approdati sulla penisola. Nella selezione, in più, sono addirittura inclusi i giovani studenti, ancora non ancora laureati, iscritti al terzo anno di Infermieristica.

Proposte “davvero difficili da rifiutare”

“Il servizio sanitario pubblico norvegese, in particolare attraverso un’agenzia internazionale spagnola con sede ad Alicante, con cui in queste ore abbiamo avviato serrati contatti, mette sul piatto della bilancia opportunità che sembrerebbe davvero difficile rifiutare”, scrive il sindacato, come riportato da ‘La Repubblica’.

Una buona o una brutta notizia? Diciamo un po’ l’una, un po’ l’altra: “Ciò che possiamo constatare, senza esagerazione alcuna”, esordisce Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up Sindacato Nazionale Infermieri, “è soprattutto il fatto che negli ultimi tempi le proposte di lavoro dall'estero si stanno addirittura evolvendo, e per gli ambitissimi professionisti italiani si sono fatte decisamente ‘più aggressive’ e soprattutto davvero difficili da rifiutare per un nostro giovane laureato in infermieristica. Siamo di fronte”, continua De Palma, “ad una vera e propria caccia aperta agli infermieri di casa nostra che va avanti da alcuni anni, con una pericolosa emorragia di professionisti che le nostre istituzioni non riescono in alcun modo ad arginare attraverso piani alternativi di valorizzazione.

Il Sindacato: “Negli ultimi tre anni 7mila infermieri italiani hanno lasciato il nostro Paese”

Il Sindacato Nazionale Infermieri sta approfondendo la questione, ma per ora non si esclude che “Paesi come la Norvegia potrebbero presto arrivare ‘a opzionare’ i nostri migliori studenti, seguirli fino al completamento degli studi, pur di averli in servizio da loro. E questo potrebbe portare a una perdita importante per il nostro Paese. Basti pensare che negli ultimi tre anni, dice ancora De Palma, ben 7mila infermieri italiani hanno lasciato il nostro Paese, anche a fronte di problemi interni della sanità che porteranno medici e infermieri a incrociare le braccia nella giornata del 5 dicembre. “Tutto questo mentre l'Europa ‘pesca a piene mani’ addirittura aprendo le selezioni ai nostri migliori studenti non ancora laureati”, conclude il Presidente.
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