Carla Ardizzone
Autore
Skuola.net svela i segreti della professione di programmatore, per aiutare i giovano ad orientarsi nel mondo del lavoro

Sogni di diventare programmatore informatico? Ottima scelta. E' infatti nella top ten tra le figure considerate "introvabili" dalle aziende secondo i dati del rapporto Excelsior-Unioncamere. Software ed hardware non hanno segreti per lui, è un vero esperto di linguaggi di programmazione come C, C++, Java e PHP. La buona notizia? Non serve necessariamente una laurea per lavorare: può bastare il diploma, meglio se di perito informatico, che generalmente è la richiesta minima per essere assunti come programmatori all'interno di una società. Vi aprirà tuttavia una strada nel mondo della programmazione anche una laurea in Informatica, triennale o specialistica, a prezzo però di entrare più tardi nel mondo del lavoro. Come diventare programmatore informatico?

Titolo di studio

Per diventare programmatore informatico è possibile seguire più strade. La prima è conseguire il diploma da perito informatico frequentando l'istituto tecnico del settore tecnologico indirizzo informatica. Una seconda strada è quella di diplomarsi in un istituto ad orientamento scientifico, per poi frequentare corsi professionalizzanti per diventare programmatore e poi, con l'esperienza, specializzarsi in uno o più linguaggi di programmazione. La terza via è quella (più lunga) della laurea in informatica, triennale o specialistica.

Come lavora il programmatore informatico

Si può entrare in una azienda come dipendente oppure scegliere l'opzione di mettersi in proprio, trovando i propri clienti ed elaborare per loro soluzioni ideali. I settori in espansione per chi sceglie la strada del programmatore informatico sono molteplici: in primo piano lo sviluppo di app di diverso tipo per dispositivi mobili, ma ci sono grandissime opportunità anche nel settore dei videogames e di Internet: ad esempio, lo sviluppo di applicazioni web.

Cosa bisogna conoscere

In primis, sicuramente, i linguaggi di programmazione. E non bastano i corsi e lo studio se non si è "smanettoni" abbastanza da padroneggiare i codici più richiesti. Tra questi, senza dubbio, Java, Objective-C (per il mondo Apple) e NET Framework (mondo Windows). Per quanto riguarda il settore del web, PHP è ancora il linguaggio più richiesto, seguito da Phyton e Rails che, negli ultimi anni, hanno saputo ritagliarsi sempre maggiore importanza.

Quanto si guadagna?

Secondo le cifre che circolano on-line, lo stipendio medio in Germania per un programmatore con qualche anno di esperienza è di circa 40.000 Euro annui, mentre sarebbe di circa 35.000 in Francia. Cifre astronomiche? Niente in confronto agli USA, dove un "developer" guadagna anche 100mila dollari annui. E in Italia? Secondo alcune rilevazioni stiamo tra i 20.000 ed i 30.000 euro lordi all’anno. Non male, i contratti sono per lo più a progetto.

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