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in collaborazione con UniCredit
29 min
ragazza che usa banca multicanale

Non c’è niente da fare: per gestire il denaro ad un livello pro serve un conto corrente. Le carte di debito evolute con IBAN sono sicuramente uno step che si avvicina, ma il conto è il segno che stai diventando grande, finanziariamente parlando. E questo può avvenire anche a partire dalle scuole medie ma, alle superiori e soprattutto all’università può diventare un passo fondamentale

In questo articolo, quindi, ti forniamo le informazioni per iniziare a confrontarti con i prodotti bancari e in particolare con quello che, come detto, potrebbe servire proprio adesso che stai gettando le basi per il tuo futuro: il primo conto corrente.

Ecco quello che imparerai con la nostra guida pratica in cui ti ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere, incluso come difendersi dalle truffe (spoiler, nessuno può svuotarti il conto corrente se non lo decidi tu): 

Indice:

  1. A cosa serve un conto corrente bancario: quali sono i vantaggi e le cose a cui fare attenzione?
  2. Come si apre un conto corrente?
  3. Come gestire il conto corrente: canali tradizionali e digitali
  4. App Mobile Banking, il conto corrente sullo smartphone
  5. Sicurezza: come proteggere il proprio conto corrente?
    1. Truffe affettive, sentimentali e social: come difendersi dal Social Engineering?
    2. Non solo truffe online: presta attenzione quando prelevi denaro
  6. Come scegliere il conto corrente?
  7. Quanto costa un conto corrente?
  8. Diventa un esperto con University Escape, il web game che ti orienta alla finanza

A cosa serve un conto corrente bancario: quali sono i vantaggi e le cose a cui fare attenzione?

Partiamo dalle basi: che cos’è un conto corrente bancario? È un prodotto che semplifica la gestione del denaro, e che permette di fare diverse operazioni (anche online) in quanto al conto corrente sono collegati molti altri servizi bancari. 

Si possono, ad esempio, effettuare diversi tipi di pagamento (incluse utenze e tasse, anche quelle universitarie), ricevere del credito e raccogliere i propri risparmi. Aprendo un conto corrente bancario si diviene automaticamente proprietari di una carta di debito (bancomat) con la quale è possibile prelevare presso casse automatiche, punti ATM (sportello automatico) ed effettuare pagamenti, in Italia o - a seconda delle caratteristiche del conto e della carta - anche all’estero. 

Oggi, alcune carte di debito possono dare accesso anche a funzioni evolute, in quanto possono essere usate in contesti che prima erano accessibili solo a carte di credito o prepagate, come per acquisti online o con lo smartphone. 

Eventualmente, inoltre, al conto corrente è possibile collegare una carta prepagata, più pratica per gestire piccole somme di denaro e pagare online. Non solo: è l'unico strumento oggi esistente per avere una carta di credito finanziaria, spesso richiesta per attivare noleggi di auto, car sharing, ecc. Ti spiegheremo la differenza che c’è tra i vari strumenti di pagamento in un prossimo articolo.

Ma la cosa forse più importante è che a ogni conto corrente è assegnato il codice unico IBAN (acronimo di International Bank Account Number), fondamentale per effettuare o ricevere un bonifico o per l’accredito dello stipendio. Inoltre se la banca che lo emette fa parte del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi (ecco qui la lista) i tuoi depositi sono garantiti fino a 100.000 euro anche in caso di fallimento dell’istituto di credito. Cosa che non avviene invece per altri strumenti come una carta prepagata se usata come strumento di conservazione dei risparmi…  

Qualora si scelga di acquistare una semplice carta prepagata, magari online, senza accendere un conto corrente, è importante sapere che questa - in genere - non è provvista di IBAN. Esistono tuttavia anche carte prepagate con IBAN, i cui servizi e funzioni sono inferiori rispetto a quelli a cui danno accesso i conti correnti, i quali hanno un’offerta di gran lunga più vasta e differenziata, spesso a prezzi non molto più alti, in particolare per i prodotti dedicati ai giovani.

Ci sono tuttavia operazioni, come il pagamento di alcuni tipi di bollettini per le tasse universitarie, per cui il conto corrente è praticamente l’unico strumento possibile per completarle comodamente seduti dal proprio divano,  come spiega il nostro youtuber Nikolais nel video “Tipi di universitario - Quando devi pagare le tasse universitarie”. 

Come si apre un conto corrente?

Per aprire un conto corrente bancario è necessario innanzitutto possedere e presentare alcuni documenti: il codice fiscale, la carta di identità (o passaporto) e, per i cittadini non UE, il permesso di soggiorno. Inoltre, è necessario aver compiuto la maggiore età. 

Per aprire il primo conto corrente bancario, è necessario recarsi in banca e sottoscrivere un contratto.Grazie all’evoluzione della tecnologia, è spesso possibile aprire un conto corrente interamente online dal proprio PC o dall’app sullo smartphone

documenti autentici di cui vi abbiamo parlato servono sempre, ma firme e riconoscimento della persona si fanno usando webcam e affini.

Come gestire il conto corrente: canali tradizionali e digitali

Una volta aperto il tuo conto corrente, potrai gestirlo in vari modi. Si può infatti “entrare” in banca ed effettuare le diverse operazioni attraverso vari canali, fisici o “virtuali”.

  • Filiale
    Il primo e più tradizionale è la filiale, dove è possibile interagire con gli operatori agli sportelli e usufruire dell’intera gamma di servizi previsti dalla banca, oltre che trovare casse veloci e aree self.

  • ATM/Casse veloci/Chioschi
    Casse veloci e aree self, insieme ai punti ATM, sono un altro dei canali per accedere al proprio conto ed effettuare attività semplici come prelievi, ricariche o pagamenti.

  • Home banking (sito web)
    La banca via internet (o “Home banking”) permette, tramite il sito web, di gestire praticamente in toto il proprio conto corrente. Per attivare questo canale, è ovviamente necessario sottoscrivere il contratto con la banca, ottenere le credenziali e attivare le funzionalità. Questo per preservare la massima sicurezza anche online. Attraverso il sito web è possibile, ad esempio, controllare saldo e movimenti del conto, ricaricare o bloccare - se necessario - le carte ad esso collegate, effettuare bonifici, pagare bollettini postali, utenze e tasse universitarie, fare la ricarica del cellulare, pagare abbonamenti o il bollo auto. Insomma, tantissime cose!

  • Customer Care
    Il Customer Care, raggiungibile via telefono, chat o e-mail, permette di svolgere diverse funzioni, con la differenza di avere come “guida” un operatore che ci dà assistenza. Anche attraverso il Customer Care è possibile effettuare, ad esempio, pagamenti o bonifici, o consultare movimenti e saldo del conto o delle carte. In più, però, c’è la possibilità di acquistare prodotti, chiedere - per l’appunto - assistenza o un appuntamento in filiale.

  • Mobile banking (app)
    Forse il canale più attraente per i giovani è quello del “mobile banking”, che attraverso un’app da scaricare sullo smartphone permette di accedere a tantissimi servizi in pochissimi click. In alcuni casi per usare e scaricare l’app, è necessario prima sottoscrivere il contratto con la banca per attivare funzionalità, password e funzioni di sicurezza. In altri si attiva il conto direttamente dall’app.

App Mobile Banking, il conto corrente sullo smartphone

Interessante per tutti coloro che “vivono” con lo smartphone in mano, e in particolare per i “nativi digitali”, è poter gestire il conto corrente, le spese e tutto ciò che riguarda il mondo bancario attraverso un’app. Innanzitutto, è possibile accedere ovunque e in qualsiasi orario, controllando in ogni momento le transazioni e visualizzando il saldo.

È possibile anche organizzare e pianificare le proprie spese, fare bonifici e pagamenti attraverso lo smartphonespostare i tuoi soldi in tempo reale senza inutili perdite di tempo e richiedere/bloccare carte di credito/debito/prepagate.

Una delle funzioni più utili delle app bancarie avanzate è quello di riuscire ad aggregare tutte le spese fatte dal conto (e strumenti collegati) in maniera intelligente, riuscendo in un colpo d’occhio a darti un’idea di quanto spendi per il cibo, l’affitto, i trasporti, lo shopping e via dicendo. Questo strumento di controllo intelligente aiuta ad occuparsi dei primi risparmi, consentendo di orientare meglio le nostre scelte e impostare dei limiti per riuscire ad accantonare anche una piccola somma ogni mese. 

Si può infatti definire un budget da non sforare - per evitare di spendere più del dovuto per gli acquisti non essenziali - con il vantaggio di raccogliere nel tempo un bel gruzzolo: perché non iniziare a pensare al viaggio dei propri sogni o alla prima automobile?

Un’altra funzione che pochi conoscono risolve l’annoso problema di “dividere” i conti fra amici quando si va al ristorante o si organizza un regalo: con il servizio Bancomat Pay si possono mandare e ricevere piccole somme tra i nostri contatti in rubrica telefonica. Insomma mai più situazioni del tipo “Puoi anticiparmi la quota? Ti porto i soldi un’altra volta…

ragazzo che usa app bancarie

Sicurezza: come proteggere il proprio conto corrente?

Per i più giovani, approcciarsi alla banca attraverso i canali digitali è sicuramente la cosa più facile. Questi sono protetti da sofisticati software, da procedure di autorizzazione delle operazioni e da codici di sicurezza che variano continuamente e di cui solo il possessore del conto è a conoscenza.

Da considerare anche che le app bancarie, ormai nella maggioranza dei casi, usano la biometria (riconoscimento facciale, impronte digitali, etc) come sistema di sicurezza.

Alcuni però si chiedono se si può essere davvero al riparo dai pericoli della rete, visto che si sente spesso parlare di truffe e frodi online. Tra queste, le più famose sono il Phishing (frode via mail per sottrarre con l’inganno numeri di carte di credito, password, informazioni su account personali), il Vishing (telefonate di call center false, che chiedono alla vittima di fornire i propri dati spacciandosi per una banca o un servizio), o lo Smishing (attacco che utilizza i messaggi SMS per chiedere urgenti informazioni o dati personali).

In tutti questi casi, la regola è quella di non condividere mai password, codici o informazioni sul proprio conto bancario (o altri dati sensibili) via e-mail, chat, messaggi o qualsivoglia mezzo che non sia un canale verificato della banca. 

Mai cliccare, inoltre, su link di dubbia provenienza, o scaricare app o file di cui non si conosce realmente il contenuto. Se si ha un dubbio, è consigliato contattare immediatamente un operatore della propria banca o recarsi in filiale per avere conferma di una eventuale comunicazione o urgenza. 

Truffe affettive, sentimentali e social: come difendersi dal Social Engineering?

A proposito di truffe online, può essere utile affrontare ora tre varianti di truffe che agiscono direttamente sulle emozioni: smishing affettivo, truffe romantiche e la cosiddetta frode del "like". Tutte condividono la capacità di sfruttare l’empatia, la fiducia e le emozioni per ottenere denaro. 

Nel caso dello smishing affettivo, per esempio, il truffatore si finge un familiare (figlio, nipote, fratello) che ha cambiato numero e, con un messaggio urgente e affettuoso, chiede assistenza per una ricarica, una multa o un trasferimento. L’obiettivo è spingere la vittima a rispondere velocemente, senza fermarsi a verificare. I principali campanelli di allarme, in questo caso, sono:

  • Numero sconosciuto con richiesta di salvataggio.

  • Messaggi che trasmettono urgenza.

  • Inviti a non rispondere tramite altri canali.

Per quanto riguarda le truffe sentimentali online, invece, i truffatori stabiliscono un legame affettivo attraverso social network o app di messaggistica. Dopo settimane di contatti "calorosi", inventano una storia (malattia, viaggio, regalo da inviare) e chiedono soldi. 

Il primo campanello d’allarme? Pur dichiarando amore eterno, questi soggetti evitano ogni forma di incontro diretto. In altre parole? Non li incontrerai mai di persona. Per questo motivo dovrai andare in modalità allerta se ti accorgerai di:

  • rifiuti continui a videochiamate o incontri reali.

  • Storie incoerenti o contraddittorie.

  • Richieste di denaro “temporaneo” o “solo per questa volta”.

Non pensare che si stia parlando di sole persone adulte. La truffa del like”, infatti, per sua natura, coinvolge anche diversi giovani. Inizia con un messaggio o una pubblicità che invita la vittima a entrare in un gruppo social dove si guadagnano pochi euro mettendo "like" a post e video. Dopo una prima fase sicura”, il truffatore spinge la vittima a fare un investimento più consistente (es. 200€, 1000€). Una volta effettuato il pagamento, il contatto sparisce nel nulla.

Che poi è anche quello che promettono i fuffa-guru online. Per questo i campanelli d’allarme sono sempre gli stessi: guadagni facili per azioni semplici; offerte che si spostano su canali privati (WhatsApp, Telegram) e pressioni a "non perdere l’occasione" e fare subito un bonifico.

Cosa hanno in comune queste frodi? Originano tutte dal Social Engineering: una tecnica che si basa sulla manipolazione psicologica. Non è necessario forzare un sistema informatico: basta convincere la vittima a cliccare su un link, condividere informazioni o effettuare un bonifico

Per questo motivo, è fondamentale conoscere e applicare alcune regole di difesa personale digitale. Vediamole nel dettaglio:

  • Verifica sempre l’identità del mittente o del chiamante. Non dare per scontato che chi ti contatta sia davvero chi dice di essere. Nome, logo o numero possono essere facilmente falsificati (spoofing). Controlla sempre tramite canali ufficiali o già noti.

  • Non agire con urgenza. I truffatori fanno leva sul tempo e sulla paura. Fermati, rifletti e chiediti: “Perché tanta fretta?” Se ti spingono a fare subito qualcosa, è un chiaro segnale d’allarme.

  • Controlla i link. Prima di cliccare, passa il mouse sopra il link per verificarne la destinazione reale. Chiediti: è coerente con il mittente? Il sito è sicuro e affidabile?

  • Apri gli allegati solo se sei sicuro.  Anche un file con un nome generico come “fattura”, “ordine” o “conferma” può nascondere un malware. Se non ti aspettavi un allegato, non aprirlo mai senza prima verificare.

  • Proteggi i tuoi dati. Ogni informazione pubblicata online può essere utilizzata contro di te. Non condividere mai codici, documenti, recapiti o dettagli bancari su piattaforme non sicure.

Non solo truffe online: presta attenzione quando prelevi denaro

Il segreto è stare sempre in guardia. Perché anche un’operazione semplice come il prelievo di denaro può nascondere dei rischi. I truffatori possono manomettere l’ATM o distrarre la vittima per rubare la carta, il denaro o il PIN. 

Le truffe agli sportelli ATM sono spesso sottovalutate, poiché avvengono in luoghi considerati “sicuri”. Tuttavia, i truffatori sono sempre più ingegnosi nel mettere in atto le loro tecniche, mirate a ottenere denaro prelevato, carte o PIN bancari. 

Tra i metodi più comuni, figurano l’installazione di tastiere sovrapposte per catturare il PIN digitato, l'inserimento di lettori di carte falsi (skimmer) nella fessura e il posizionamento di telecamere nascoste o finti sportelli per registrare la digitazione del codice. 

O, in alternativa, i malintenzionati possono mettere in atto dei “teatrini” con l’aiuto di un complice che avrà il compito di distrarre l’ignara vittima. Per questi motivi è sempre bene 

  • controllare lo sportello ATM prima di inserire la propria carta

  • non accettare “aiuti” da sconosciuti o estranei

  • verificare (se possibile) l’ambiente circostante prima di entrare nel locale adibito al prelievo.

Come scegliere il conto corrente?

Prima di procedere con l’apertura di un conto corrente bancario, è importante verificare le offerte disponibili sul mercato confrontando le caratteristiche e i costi per scegliere quello più adatto alle nostre esigenze. Inoltre, è importante chiedersi per quale necessità si sta aprendo il conto corrente, orientando la propria scelta verso il prodotto che meglio risponde a ciò di cui abbiamo bisogno.

Esistono infatti varie tipologie di conto corrente, con caratteristiche diverse. I conti ordinari sono i cosiddetti “conti a consumo”, in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate.
I “conti a pacchetto”, invece, prevedono, a fronte del pagamento di un canone, una serie determinata di operazioni bancarie ed extrabancarie. 

Possono essere conti con franchigia, in cui il canone, generalmente annuo, include un numero limitato di operazioni gratuite, o conti senza franchigia, in cui è possibile effettuare un numero illimitato di operazioni gratuite.

Esiste poi anche il conto di base, dedicato a chi non ha esigenze finanziarie particolarmente complesse: ha un canone contenuto ma include solo un determinato numero di operazioni e servizi essenziali, come la carta di debito, accredito dello stipendio, versamento di contanti o di assegni, domiciliazione delle utenze.

Un’altra cosa da valutare, una volta scelta la tipologia che più si adatta ai nostri bisogni, sono le differenze tra un conto corrente di tipo “tradizionale” e uno che opera prevalentemente on line. Quest’ultimo spesso è più economico, la gestione è totalmente autonoma e offre una buona quantità di servizi, seppure ovviamente limitata rispetto ai conti tradizionali, che in più includono anche sportello e consulenza in filiale.

Dopo aver considerato tutti questi aspetti, grande importanza ha verificare tutti i costi connessi al prodotto scelto: ad esempio le spese per la registrazione sul conto di ogni operazione, le commissioni per i singoli servizi, i canoni delle carte di credito e/o di debito, spese di liquidazione periodica, interessi, etc. Nel caso dei conti a pacchetto, prima di scegliere, è bene informarsi sul numero e la tipologia delle operazioni comprese nel canone.

Quanto costa un conto corrente?

Sì, perché mantenere un conto corrente ha un costo. Anche se la sua apertura in genere è gratuita, esistono costi connessi al tipo di conto scelto, ai servizi e all’utilizzo che ne viene fatto. Questi costi sono composti da una parte fissa e da una parte variabile.

Per costo fisso si intende l’eventuale canone periodico del conto corrente, i canoni legati alle carte di credito e al bancomat e le spese per l’invio delle comunicazioni al cliente. Il canone periodico - se presente - include spesso anche il costo di un certo numero (o di un numero illimitato) di operazioni, nonché alcuni importanti servizi quali, per esempio, la carta di debito, la domiciliazione delle utenze, l’home banking e il servizio di SMS.

I costi variabili dipendono dal numero e dal tipo di operazioni che si fanno (ad esempio, prelievi di denaro allo sportello automatico di altra banca, i bonifici, il pagamento delle utenze, etc.). Per farsi un’idea della somma necessaria per sostenere le spese del conto corrente che si vuole aprire, è bene consultare l’Indicatore Sintetico di Costo, che fornisce il costo indicativo per la sua gestione.
Oltre a queste spese va calcolata anche l’imposta di bollo annuale che equivale a 34 euro per le persone fisiche e a 100 euro per le persone giuridiche. Ma in questo caso l’universitario medio potrebbe sfangarla: non si paga l’imposta di bollo quando c’è una giacenza media inferiore a 5.000 euro.

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