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di francesca_fortini
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#numerochiusoserve, in nuovo hasthag su twitter

Risalgono a un paio di giorni fa le dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, in merito all’eventuale abolizione dei test d’ingresso per medicina. Ad un utente facebook che le chiedeva, sulla pagina di Scelta Civica, di fare chiarezza su test, numero chiuso e borse di specializzazione, la risposta è stata chiara: “intendo rivisitare il sistema di selezione, prendendo a modello il sistema francese (accesso al primo anno libero e selezione alla fine di esso su base meritocratica)entro la fine di luglio formulerò la proposta e le nuove regole”.

Sette ragazzi su 10, stando alle rilevazioni di Skuola.net, hanno esultato alla notizia che, dal prossimo anno, la selezione a medicina sarà sostituita dall’adattamento al sistema italiano del modello francese. C’è anche chi, però, non l’ha presa benissimo. Da ieri, infatti, su Twitter spopolano gli hashtag #numerochiusoserve e #gianniniamicadeibaroni, sostenuti da chi teme che l’abolizione del test d’ingresso apra le porte delle facoltà di medicina a chicchesia. La vicenda, dunque, è offuscata da un velo di confusione. Il modello francese, infatti, non cancella affatto il numero chiuso, rimandando solo la selezione al secondo anno universitario.

NIENTE TESTD'INGRESSO, CUCCAGNA PER LE RACCOMANDAZIONI? - La protesta di chi non accetta la possibile cancellazione del test d'ingresso a medicina prosegue su Twitter, ormai arma potente e social ideale per alzare la voce e farsi sentire. L'hashtag #gianniniamicadeibaroni diventa trend topic del giorno, insieme a #numerochiusoserve e #testnonsitocca. La polemica, infatti, nasce dall'idea che, abolendo i test, si agisca in qualche modo contro il diritto allo studio, lasciando spazio alle raccomandazioni e ai favoritismi.

#NUMEROCHIUSOSERVE, CAOS? – Le polemiche contro i test d’ingresso, negli ultimi caldi mesi, si sono susseguite su twitter e i vari social network. Da #stopaltest a #nonumerochiuso, sono stati numerosissimi gli hashtag creati ad hoc per contestare e manifestare contro il sistema. Da ieri, però, la polemica ha cambiato direzione e un altro hashtag è venuto al mondo, #numerochiusoserve. Le dichiarazioni del Ministro sembrano aver generato confusione, tra chi crede che nei prossimi anni arriveranno in Italia frotte di aspiranti medici da tutto il mondo e chi non ha capito come funziona il modello francese.

IL MODELLO FRANCESE – Che il numero chiuso serva, in realtà, lo sa bene anche il ministro Giannini. Il modello sostitutivo da lei proposto, infatti, non abolisce affatto la selezione. In buona sostanza, il test ci sarà eccome. Lo sbarramento infatti, in Francia, viene effettuato in due tornate, dopo il primo semestre e alla fine del primo anno di studi. I ragazzi sono chiamati a superare due test, a risposta multipla, corretti con sistemi informatici per evitare favoritismi e irregolarità. L’unica sostanziale differenza, quindi, sta nella preparazione, poiché i test francesi si basano sulle materie studiate durante l’anno.

PROBLEMA SOVRAFFOLLAMENTO – Il numero chiuso, dunque, non è a rischio. L’unico, vero problema che il nuovo sistema potrebbe creare è quello del sovraffollamento delle aule al primo anno, al quale potranno immatricolarsi tutti quelli che lo desiderano. E alcuni utenti dei social questo l’hanno intuito, come si evince dai loro cinguettii:

Francesca Fortini