
L’estate non volge ancora al termine, ma sono moltissimi gli studenti che in queste ultime settimane di vacanza si affrettano alla scelta della facoltà. L’anno scorso sono state circa 223mila le iscrizioni all’università, di cui il 50,1% proveniente direttamente dai banchi del liceo.
I neo-diplomati hanno invaso i corridoi degli atenei italiani, costituendo l’83% delle matricole. Quest’anno si prevede un’altrettanta affluenza con una novità in più: gli attuali universitari potrebbero veder riempire le loro aule da ragazze.IDENTIKIT: LA MATRICOLA È DONNA- Infatti, sembrerebbe che la maggior parte di coloro che il prossimo autunno incominceranno a frequentare le aule universitarie, sia di natura femminile. La matricola tipo è una ragazza abbastanza sgobbona, diplomatasi con un voto discretamente alto. Infatti, ad un voto alto di diploma corrisponde un’alta probabilità di iscrizione all’università. I ripetenti tendono a non sfiorare il sogno della laurea e se solo 1 ventenne su 10 prosegue gli studi, la quantità va decrescendo progressivamente con l’aumentare degli anni. Oltre 8 iscritti su 10 arriverebbero, inoltre, dalle aule dei licei , soprattutto classici e scientifici. Sorte diversa per i numerosi diplomati tecnici e professionali che optano, invece, per un rapido ed immediato ingresso nel mondo del lavoro: solo 1 su 10 decide di proseguire gli studi.
NORD, SUD E ISOLE - Non c’è omogeneità territoriale per quanto riguarda le iscrizioni al mondo universitario. La maggior parte delle matricole si concentra, infatti, nell’Italia del Nord, dove il 54,3% dei neo-diplomati prosegue gli studi, e del Centro. Al Sud, invece, più bassa la quantità di studenti che decide di fare il suo ingresso negli atenei del Paese (47,4%); e si arriva ai minimi nelle Isole dove poco più di 4 diplomati su 10 si immatricola.
FACOLTÀ DI DESTINAZIONE - Quali sono le facoltà privilegiate dalle matricole italiane? Ingegneria si aggiudica la vittoria delle destinazioni maggiormente ambite dai giovani studenti: circa 15 neo-diplomati su 100, infatti, indirizzano il proprio percorso di studi in questa direzione. Secondo gradino del podio delle preferenze occupato da Economia e Statistica che si accaparrano il 14,6% delle matricole. Quest’anno, inoltre, i giovani interessati all’area di studi linguistici sono in leggero aumento, mentre si registra un calo dell’1,1% per le facoltà del settore giuridico che, ad ogni modo, si attestano al terzo posto della classifica preferenze. Per quanto riguarda i corsi di laurea a numero programmato, il prossimo settembre saranno circa 114.557 gli studenti che sosterranno il test: in aumento gli aspiranti camici bianchi, mentre in calo i potenziali futuri architetti.
Margherita Paolini