4' di lettura 4' di lettura
studenti universita

Scontro all'Università Bicocca di Milano tra la rappresentanza studentesca e i vertici dell'ateneo. Aspra polemica sull'aumento delle tasse e dei contributi dovuti dagli studenti. Proposta in Senato Accademico e Consiglio d'Amministrazione che prevede l'eliminazione delle fasce di reddito e introduce un sistema che incrementa la progressività: riduzione per i redditi più bassi, ma un incremento per quelli più alti.

Sostanziali modifiche per gli studenti con aumenti anche per i fuoricorso: da una parte arriva l'esenzione totale per gli allievi con Isee sotto i 13mila euro e una forte riduzione (fino a quasi 500 euro) per i redditi tra i 30 e i 50mila euro, dall'altra ci sarebbero invece aumenti per le fasce sopra i 60mila-70mila euro, che potranno vedere il contributo annuale salire anche di oltre 600 euro rispetto al 2016-17. La situazione non piace a molti e si stanno creando non poche tensioni. Il sistema a scaglioni premia i ragazzi 'più bravi' e in regola con uno sconto fino al 9 per cento, ma mette in difficoltà i fuoricorso.

Protesta e mailbombing

A guidare la protesta è il Coordinamento Link che si batte per una no tax area. Il sindacato studentesco non condivide però l'idea di andare a pesare - di fatto - sulle spalle degli studenti fuoricorso e dei più ricchi: questo andrebbe contro l'obiettivo europeo di aumentare del 40% i trentenni con istruzione universitaria.
"Riteniamo positiva la diminuzione delle tasse per le fasce medio basse, così come l'introduzione della no tax area, che da anni era stata una nostra proposta - dice Lorenzo Morandi, rappresentante in Bicocca del gruppo studentesco -Tuttavia siamo critici sull'aumento per i fuoricorso e per le fasce medio alte, in quanto già ora la Bicocca è tra gli atenei in Italia con la tassazione più alta per chi è in queste fasce. Molti hanno già prospettato che a fronte di un aumento significativo sarebbero indotti a cambiare ateneo".
Il gruppo studentesco ha chiesto di abbassare le tasse per tutti e invita gli iscritti a intasare le mail dei dirigenti d'ateneo per chiedere maggiori sconti.

A Catania invece...

Il 30 marzo scorso, l'Ateneo di Catania ha deliberato il nuovo sistema di contribuzione universitaria che utilizzerà esclusivamente l’Isee, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per il calcolo.
Gli studenti contribuiranno alla copertura dei costi dei servizi didattici, scientifici e amministrativi unicamente attraverso il pagamento del contributo annuo, calcolato nel rispetto dei criteri di equità, gradualità e progressività in funzione del valore Isee, della regolarità degli anni di iscrizione all’università e del numero di crediti conseguiti entro il 10 agosto 2017. L’altra novità riguarda, infatti, l’abolizione della ‘tassa di iscrizione’: d’ora in poi si parlerà infatti di ‘contributo onnicomprensivo annuo’, nel quale è ricompresa anche la quota prevista per le attività sportive.
Per evitare l’aumento delle tasse per gli studenti, l’Università ha adottato una “no tax area” per studenti appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 13 mila euro.