
Ma siete mai riusciti voi a dare sette esami in un giorno? All’Università della Calabria, uno studente ce l’ha fatta e con tutti 30 e lode. Ma non è stata tutta farina del suo sacco, anzi, lui è solo uno dei 72 studenti indagati per falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’ateneo: hanno truffato l’università.
STATINO FALSO, FIRME FALSE - Ci si procurava uno statino usato, si sostituiva il nome dello studente e a ogni esame si affiancavano le firme, rigorosamente false, dei relativi docenti che erano ignari del fatto. Il tutto poi andava nel fascicolo del laureando che vedeva la via verso il titolo accademico liscia come l’olio.
LAUREE DA ANNULLARE - La Procura di Cosenza ha individuato 72 laureati e laureandi coinvolti nella truffa che, con l’aiuto di un tutor e due impiegati amministrativi, volevano sfoggiare una laurea in Lettere e Filosofia senza aver sostenuto i necessari esami. Ma l’organizzazione criminale è stata scoperta e ora l’Università della Calabria dovrà provvedere ad annullare le lauree ottenute in modo fraudolento.
UN FALSO A LETTERE E FILOSOFIA - A scoprire che c’era qualcosa che non funzionava a dovere è stato il Preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Raffaele Perrelli che, durante una seduta di laurea, notò che nello statino di un laureando compariva un esame da 30 e lode riferito proprio alla sua cattedra, ma la firma era falsa. Denunciato il fatto, scattarono le indagini che coinvolsero circa 7 mila studenti laureatisi tra il 2004 e il 2011.
A VOLTE RITORNANO - Tra le “curiosità” scoperte dagli inquirenti, oltre allo studente che in un sol giorno riuscì a sostenere sette esami con il massimo dei voti, anche uno statino in cui era stata apposta la firma di un docente che da anni ormai non insegna più nell’ateneo calabrese. Altre indagini in diverse facoltà dell’Università della Calabria sono in corso per accertare che organizzazioni simili non operassero anche altrove.
Cristina Montini