
Voto 110 e lode e tesi in diritto commerciale dal titolo: “Intelligenza artificiale e amministrazione delle società”. A riportare la notizia è stata la testata ‘DirettaSicilia’, che ha intervistato il ragazzo.
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Emanuele il suo percorso: "Studiavo anche oltre 10 ore al giorno"
Emanuele è arrivato a studiare anche oltre 10 ore al giorno per raggiungere il suo traguardo ambizioso. Uno studente, insomma, che ha fatto dello studio della legge una sorta di missione, non certo priva di difficoltà. Risponde così, quando gli chiedono del suo percorso accademico: “È stato ricco di soddisfazioni, ma anche di sacrifici. Considerando la notevole mole di studio che la laurea in giurisprudenza richiede e le mie personali ambizioni, ho dedicato molto tempo allo studio, anche oltre le 10 ore al giorno, rinunciando a molte distrazioni e uscite con gli amici”, afferma il ragazzo, come riportato da ‘DirettaSicilia’. Dunque un tragitto complesso e faticoso, fatto di molte rinunce, e che però ha portato i suoi frutti: “Tutti il mio impegno e i miei sacrifici sono stati ripagati, oltre che in occasione dei singoli esami, alla fine della mia carriera accademica, con il risultato raggiunto, in termini di velocità e di votazione, senza dimenticare anche l’affetto e la stima che mi hanno fatto percepire i miei cari presenti quel giorni”.Emanuele racconta poi di aver scelto l’Università di Palermo per la rinomanza del Dipartimento di Giurisprudenza, dovuta soprattutto al corpo docenti molto preparato e alle grandi personalità passate per quelle aule e quegli stessi corridoi. Il 23enne ha quindi preso con cognizione di causa la sua strada: “Sicuramente all’Università di Palermo e in particolare nella facoltà di giurisprudenza gli studenti si fanno le ossa come in altre università pubbliche, riuscendo a farsi strada da soli tra gli svariati esami e sperimentando da soli un metodo di studio adeguato. Senza nulla togliere e con il massimo rispetto per chi sceglie un’università privata (senza contare le università telematiche, verso le quali non sono particolarmente fiducioso), è chiaro che costui sarà più seguito, più agevolato e incontrerà difficoltà minori nel suo percorso”.
Il rapporto con i colleghi
Ha mai ricevuto critiche dai colleghi? Qualcuno lo ha mai accusato di essere raccomandato? A questi interrogativi Emanuele risponde che non ha mai registrato feedback negativi in via diretta, ma è comunque consapevole che “quando qualcuno raggiunge risultati particolarmente buoni possa esserci un sentimento di invidia da parte di qualche collega. Fortunatamente ho avuto molti colleghi con cui c’è un rapporto di stima reciproca e da cui ho avuto supporto”.Il 23enne torna poi a parlare del suo percorso universitario, di quanto gli abbia lasciato un ottimo bagaglio di conoscenze che gli torneranno utili per il suo futuro professionale. “È stato in generale molto formativo, anche considerando il semestre di studio all’estero che mi ha arricchito molto. Oltre a competenze e conoscenze, però, sono fondamentali tutte le esperienze e i ricordi vissuti con i miei colleghi, che hanno reso questo percorso denso di significato”.