Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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Laurea felice

In un momento in cui, grazie alla riforma dell’ex ministro Gelmini, molti corsi universitari stanno chiudendo per mancanza di fondi, a Cagliari nasce “Aristan”, l’Università dove si apprende l’arte della gioia laureandosi in tecniche della salvezza dell’umanità. Già è arrivato a 100 il numero delle iscrizioni all’ateneo sardo che, per iniziare i corsi, necessità però di 380 adesioni entro Natale.

MI LAUREO E SON FELICE! – Possiamo quindi dire addio alla frustrazione, all’angoscia e ai mal di pancia che caratterizzano la preparazione di un esame. Per laurearsi ad Aristan bisogna contribuire al Fil, l’indice della felicità interna lorda. Questa laurea, infatti, si pone l’obiettivo di dimostrare che lo studio può essere portatore di benessere anziché di stress, noia o tristezza.

IMPARO A DIVERTIRMI – L’offerta formativa che l’Università della felicità mette a disposizione degli studenti è davvero ampia. Ce n’è per tutti i gusti: Tex Willer, Libertà, Divertentismo, Adescamento, Ars Amatoria, Francocecciciologia, Coscienza comparata e persino Follia e Paura. E alle domande sarcastiche dei giornalisti Massimo Deiana, rettore di Aristan e presidente della Facoltà di Giurisprudenza di Cagliari, non si scompone e risponde: “è una università serissima ed avrà docenti molto preparati sulla materia. Per farvi solo qualche nome ci saranno: Vittorio Sgarbi, gli scrittori Francesco Abate, Michela Murgia e Barbara Alberti ed anche il leader del Movimento pastori sardi Felice Floris.”

E CHE STRUTTURA! – Il Campus c’è ed è dotato di ogni tipo di comfort. Sorge, infatti, su 42 ettari immersi nel verde ed offre ai suoi iscritti piste ciclabili, cavalli, prati, un’aula magna, un palazzetto, ampie aule per le lezioni, posti letto, una biblioteca e persino un bollettino universitario con le ultime news.

SI, MA DOPO? – Ci si chiede, a questo punto, che tipo di lavoro potranno mai trovare i ragazzi con una laurea in tecniche della salvezza dell’umanità, cosa che non viene presa in considerazione dall’ateneo. “Poco male” risponde lo scienziato Gianluigi Gessa, “se non sarà felicità vera almeno aiuterà a combattere le brutture della vita”. Ma una domanda sorge spontanea: i ragazzi laureati potranno almeno indossare la tuta del loro supereroe preferito?

E tu cosa ne pensi? Scrivilo in un commento!

Serena Rosticci

Data pubblicazione 22 Novembre 2011, Ore 9:04 Data aggiornamento 22 Novembre 2011, Ore 10:00
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