Serena Rosticci
di Serena Rosticci
Immagine autore
4' di lettura 4' di lettura
foto di laurea che allunga la vita

Magari laurearsi in Italia non è sinonimo di trovare lavoro, eppure dei vantaggi ce li ha. Infatti, chi arriva a tagliare questo traguardo ha una mente con funzionalità migliori e un rischio inferiore di ammalarsi rispetto a chi invece è in possesso di un titolo di studio meno elevato.

Lo ha stabilità la ricerca "Salute e felicità in Italia e in Europa: i fattori chiave dell’active ageing" del Ceis dell'università Tor Vergata di Roma con la Fondazione Angelini, coordinato da Leonardo Becchetti, professore di Economia politica dell'università stessa.

MA QUALE VACCINO, LA SOLUZIONE È LA LAUREA - La ricerca aveva lo scopo di capire quali sono i fattori che incidono sulle malattie croniche e sulle funzionalità fisiche e e mentali. Per determinarli è stato preso un campione di 100 persone over 50 di 19 Paesi europei diversi. E la prima cosa che ne è emersa è che chi è in possesso di un diploma di quinta elementare corre maggiormente il rischio di ammalarsi di diabete e attacchi di cuore rispetto a chi ha il diploma di scuola superiore o, ancora meglio, quello di laurea. Ma perchè?

Durante il percorso per arrivare alla laurea hai trovato gli stessi ostacoli raccontati in "Esami"?

STUDIA DI PIÙ, VIVI MEGLIO - Infatti, a questo punto verrebbe spontaneo domandarsi come può un pezzo di carta incidere così tanto sulle nostre condizioni di salute. E la risposta non è tanto il pezzo di carta in sé, ma come ci fa sentire esserne in possesso. Insomma, anche solo l'idea di essere riusciti a mettere in testa la tanto desiderata corona d'alloro ci provoca un entusiasmo e una felicità enormi. Entusiasmo e felicità che col tempo vanno ad aumentare la nostra realizzazione facendoci sentire gratificati. E di conseguenza stiamo bene non solo con la mente, ma anche con il corpo.

SODDISFAZIONE = FELICITÀ - Questa condizione gli esperti la chiamano "soddisfazione di salute soggettiva" e, secondo quanto afferma lo studio in questione "ha un valore predittivo fondamentale per l’insorgenza e l’evoluzione di malattie croniche negli anni a seguire anche quando si controlla per tutti i possibili fattori concomitanti tra cui lo stato presente di salute del paziente". Insomma, faticherete pure tantissimo a stare ore e ore chini sui libri in vista degli esami senza contare tutto lo stress che accumulate per combattere tutti i problemi burocratici di prof e segreterie, ma vivrete più a lungo. Se infatti riuscirete ad arrivare alla laurea, in Italia le vostre speranze di vita si allungano di ben 3 anni e negli Stati Uniti di 10. Ne vale la pena, no?

I VOLONTARI SI AMMALANO MENO - E non è tutto. Stando a quanto affermato dalla ricerca sembrerebbe proprio che più la vostra vita sarà piena di impegni, più ne trarrete beneficio. Infatti, oltre al conseguimento della laurea - che già di per sé richiede un impegno e uno stress non indifferenti - ad allungarvi la vita vi aiutano anche le attività di volontariato: chi non le fa ha il doppio del rischio di ammalarsi di tumore: "l'attività di volontariato e più in generale una buona qualità della relazioni affettive, migliora le funzionalità e riduce le patologie - osserva la ricerca - tra cui anche la probabilità di contrarre tumori, con effetti di risparmio considerevoli per il sistema sanitario".

Serena Rosticci