
Lasciare l'università per seguire una passione non è mai una scelta facile.
Spesso (quasi sempre, per la verità) siamo condizionati da aspettative familiari e sociali che ci spingono verso percorsi più "sicuri", o quantomeno più standardizzati.
Ma cosa succede quando il percorso "sicuro" diventa una trappola?È la storia di un giovane milanese che, dopo aver combattuto per anni contro la propria insoddisfazione, ha finalmente trovato il coraggio di stravolgere la propria vita.
Da Giurisprudenza ai fornelli, questo il cambiamento che gli ha permesso di riscoprire il piacere di imparare, di sentirsi parte di qualcosa e di vivere davvero.
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Un percorso universitario sofferto e senza motivazioni
Dopo il liceo, il protagonista della nostra storia si è ritrovato a dover scegliere cosa fare, e ha “deciso” di iscriversi a Giurisprudenza. "L'anno subito dopo la maturità ho iniziato l'università, non avendo idea di cosa fare e non avendo idea di che facoltà mi sarebbe potuta piacere mi sono buttato su giurisprudenza", racconta nel suo post su Reddit.
Sperava che una facoltà umanistica potesse meglio adattarsi ai suoi interessi, ma si è reso conto che anche quel percorso era ben lontano dalle sue aspirazioni. "Non aprivo mezzo libro, solo al pensiero mi passava la voglia e mi veniva l'ansia, o una sorta di paura interiore nel dover studiare tutte quelle cose, per cosa poi?".
Il ragazzo si sentiva isolato e senza amici, incapace di inserirsi nel contesto universitario. "Con le mie scarse abilità sociali e la mia timidezza non sono riuscito ad introdurmi in nessun gruppo”. E ancora: "Andavo alle lezioni e mi sentivo solo, fuori luogo".
Senza un obiettivo chiaro, la vita universitaria era diventata un peso, una routine monotona fatta di giornate passate "a letto a dormire, senza fare nulla di produttivo".
Il momento della svolta: seguire la passione per la cucina
Dopo mesi di sofferenza, è arrivato il momento della svolta. "Ho deciso di seguire la mia passione, una delle poche che ho sempre avuto ma che non c'entrava niente con il liceo scientifico o la mia università, ovvero la cucina".
Una scelta coraggiosa, ma necessaria per ritrovare sé stesso. Il 20enne ha quindi deciso di iscriversi a un corso professionale da chef in una scuola di cucina a Milano, e da quel momento, racconta, la sua vita è cambiata. "Lì non mi sento più escluso, mi sento finalmente parte di qualcosa, andare alle lezioni per me è solo un piacere".
Ritrovare la felicità attraverso la passione
Nel suo post, il protagonista della nostra storia racconta di un traguardo fondamentale. "Da quando ho deciso di vivere una vita diversa posso dire di aver in un certo senso ritrovato la voglia e la 'gioia' di vivere".
A differenza del periodo universitario, ora ogni giornata è una nuova sfida, ma una sfida che affronta con entusiasmo e determinazione. "Ho trovato la voglia di studiare perché sto studiando qualcosa che davvero mi piace", spiega.
La cucina è diventata il suo mondo, un ambiente in cui può crescere, imparare e sentirsi finalmente al posto giusto.
“Vivere, non sopravvivere”
Seguire le proprie passioni può davvero fare la differenza.
"Finalmente", conclude il ragazzo, “la mia vita sta iniziando ad avere un senso e ho iniziato davvero a vivere, non più a sopravvivere in maniera miserabile come ho fatto per tutta la mia adolescenza".