Maria_Zanghi
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Università SapienzaLa drammatica situazione che sta vivendo l'Ucraina sotto l'assedio delle truppe russe preoccupa gli studenti ucraini che, in Erasmus in Italia, dovrebbero a breve fare rientro in patria. Per questo motivo l'Università Sapienza di Roma sta cercando di prolungare la loro permanenza nella Capitale.

Fonte foto Facebook Università Sapienza

L'obiettivo della prima università romana, dove cinque studenti ucraini stanno svolgendo il programma di mobilità estero, è quello di attivare fondi finanziari che possano coprire le spese di vitto e alloggio.

La Sapienza prova a tutelare gli studenti ucraini prolungando l'Erasmus

La crisi ucraina colpisce anche i suoi universitari che dovrebbero rientrare in patria dopo mesi trascorsi all'estero per Erasmus. Sono cinque, tra studentesse e studenti, coloro che al momento studiano all'università Sapienza di Roma, ma che a breve termineranno il programma di mobilità e saranno costretti a tornare nel loro Paese di origine.

A questo proposito, per tutelare gli studenti, il prorettore alle relazioni internazionali dell'ateneo, Bruno Botta, sta cercando di attivare i canali istituzionali per prolungare la permanenza dei cinque universitari ucraini che a breve dovrebbero concludere l'Erasmus nella Capitale.

La Sapienza chiede vitto e alloggio per gli studenti ucraini che dovrebbero tornare in Patria

"Al momento è stato contattato il programma Erasmus - fa sapere a RomaToday Paolo Brescia, rappresentante degli studenti nel consiglio d'amministrazione della Sapienza - e si sta cercando di capire la modalità, soprattutto di individuare la copertura economica". L'obiettivo è quello di attivare fondi dell'ateneo per procurare vitto e alloggio per il gruppo di cinque studenti che sarebbero costretti a far ritorno in Ucraina al termine del programma di mobilità europeo.

Di recente, sei studenti hanno dovuto far ritorno a Kiev a causa di un volo già programmato. La volontà dell'ateneo romano è quindi quella di proteggere quanto possibile le ragazze e i ragazzi mantenendo il loro status di studenti in mobilità e prolungando la loro permanenza all'interno del confine italiano. La diplomazia italiana è già al lavoro e si sta tentando di organizzare un ponte aereo del ministero, insieme ad altri cittadini italiani.

Data pubblicazione 28 Febbraio 2022, Ore 15:53
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