
Abusi che si sarebbero verificati nella stessa stanza in cui Julie è stata ritrovata impiccata, domenica sera. La studentessa si sarebbe anche recata in ospedale, dove ha raccontato ai medici quello che le era successo.
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Le indagini sui presunti abusi sessuali
Il presunto molestatore è stato identificato dalle forze dell’ordine. Su di lui è stato aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ma i fatti sono ancora da accertare. Tra non molto l’autopsia dovrebbe portare alla luce nuovi dettagli per fare chiarezza sulla vicenda, affrontata con il massimo riserbo dalla polizia, che adesso passa al vaglio le testimonianze di amici e conoscenti, senza tralasciare i profili social della ragazza, anche quelli sotto osservazione. In particolare, si cerca di capire se, alla base del gesto estremo, ci siano i presunti abusi subiti dalla studentessa. Finora, però, non è stato ancora trovato alcun messaggio che farebbe riferimento al proposito suicida della studentessa.
La ricostruzione tramite il cellulare e il diario della vittima
Come fa sapere il ‘Corriere’, nel pomeriggio del 24 ottobre, la polizia scientifica avrebbe compiuto un sopralluogo nell’appartamento in cui si è verificato il dramma, in via Pappacoda, a Lecce. È proprio lì, nella sua stanza, che la giovane Julie è stata ritrovata senza vita da uno dei tre coinquilini con cui condivideva l’affitto, tutti in Erasmus come lei. La polizia, durante il sopralluogo, ha messo le mani sul cellulare e sul diario della ragazza, ponendoli in stato di sequestro insieme a tutta la stanza. Sarà proprio attraverso questi reperti che gli agenti cercheranno di ricostruire le ore prime della morte della studentessa francese. Nel diario, il messaggio di addio di Julie, indirizzato alla famiglia.Nella stanza è stato anche ritrovato il referto risalente al 19 ottobre, quando la giovane si era recata in ospedale a seguito delle violenze. Nel documento, come riporta il ‘Corriere’, si farebbe riferimento ad alcuni segni addebitati dalla giovane ad atti sessuali contro la sua volontà. Abusi che però la 21enne non ha voluto denunciare, rifiutandosi anche di sottoporsi ad altri accertamenti medici consigliati dai sanitari.
Il cordoglio del rettore di UniSalento e del sindaco di Lecce
Fabio Pollice, rettore di UniSalento, ateneo in cui studiava la giovane, ha disposto il rinvio di tutte le manifestazioni pubbliche dell’Università. È con voce rotta che parla di Julie, come riporta il ‘Corriere della Sera’: “Questa è una cosa che non doveva succedere. Se avesse chiesto aiuto, noi le avremmo potuto dare tutto il sostegno di cui aveva bisogno. Teniamo i contatti con la famiglia residente in Francia tramite una nostra docente di lingua Francese e abbiamo anche acquistato i biglietti aerei per consentire ai congiunti della povera ragazza di raggiungere il Salento”.Ad aggiungersi al cordoglio, anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini: “Dobbiamo sapere ascoltare, sostenere e accompagnare le fragilità dei nostri ragazzi, per evitare che si sentano soli e sopraffatti di fronte ad alcune situazioni limite”.