
Il rapporto Eurydice svela che l'Italia è uno dei paesi con le tasse universitarie più alte d'europa
Rapporto Eurydice: tasse elevate e poche borse di studio
Il
rapporto Eurydice su tasse e contributi pubblici per gli universitari, ha analizzato la situazione di 42 paesi europei e, ciò che emerso per l'Italia, non è per niente positivo.
Le nostre
tasse universitarie sono tra le più alte d'Europa e le borse di studio sono utilizzabili per meno del 10% degli studenti.
Escludendo il Regno Unito dove, sempre secondo il rapporto Eurydice studiare costa oltre 10.000 euro all'anno, l'
Italia è il paese con le tasse di frequenza più elevate: tra 1000 e i 3000 euro all'anno. Va detto che questo rapporto si rifà ai dati 2016/2017 e non tiene conto della manovra finanziaria dello scorso anno che offre l'
università gratuita per circa 650mila studenti. Insieme all'Italia, la maglia nera per le tasse va a Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Svizzera e Liechtenstein.

Borse di Studio Università per meno del 10% degli studenti
Per quanto riguarda invece le
borse di studio si scopre che in Inghilterra e nei Paesi Bassi le borse di studio sono state sostituite da prestiti e che nella Repubblica Ceca tutti studiano gratis se seguono corsi in lingua nazionale. Inoltre, in Italia,
meno del 10% degli universitari riceve una borsa di studio, contrariamente a quanto succede in Spagna, Francia e Finlandia. Proprio questa notizia è quella che ha fatto maggiormente infuriare l'UDU che dichiara: "Il 90% degli studenti paga le tasse universitarie, le terze più alte d'Europa, e solo poco più di 9 studenti su 100 ricevono una borsa di studio. Una combinazione letale che nega il diritto allo studio ed è complice di uno svuotamento delle nostre università che colpisce le famiglie più povere".
Tasse Universitarie elevate: la denuncia dell'Udu
I dati del rapporto Eurydice vanno così a supporto delle denunce che l'UDU ha lanciato nella campagna per l'università aperta. La coordinatrice
Elisa Marchetti inoltre sottolinea come gli studenti, da anni ormai, chiedano almeno
150milioni di euro da investire per le borse di studio e che il
Fondo di Finanziamento Ordinario per le università siano incrementato al fine di abbattere la contribuzione studentesca. "A breve conosceremo i dettagli della prossima legge di bilancio - prosegue Marchetti - Quello che già conosciamo è che siamo
il paese che meno investe in istruzione e questo si ripercuote soprattutto sugli studenti con meno possibilità di passare dalla scuola all’università e poi di essere in grado di proseguire il percorso di studio fino al titolo".