
Prima di inizare le lezioni all'università è necessario iscriversi. Banale a dirlo, ma questo è certamente il periodo giusto per ricordare cosa serve per l'iscrizione alle facoltà che non prevedono il numero chiuso. Per chi ha scelto uno di questi indirizzi, l'iter da seguire è semplice: deve fare domanda di immatricolazione con relativa tassa di iscrizione da pagare. Se però quest'ultima è uguale per tutti gli studenti che scelgono di iscriversi ad un dato ateneo, diverso il discorso per quanto riguarda la seconda rata che, invece, viene calcolata in base al reddito familiare.
Cosa succede se presenti l'ISEE in ritardo? >>
Come viene calcolata la retta universitaria
Con quale strumento si calcola la retta universitaria? Esiste l'ISEE, cioè l'indicatore della situazione economica equivalente. L'indicatore serve a richiedere prestazioni sociali agevolate (benefici economici e servizi nell’ambito del Diritto allo studio universitario, ad esempio) o di accesso a servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (determinazione delle tasse e dei contributi universitari). L'ISEE è calcolato utilizzando l’indicatore di situazione economica (che è dato dalla somma di tutti i redditi percepiti dai componenti del tuo nucleo familiare, maggiorata del 20% dei valori patrimoniali) rapportato al numero dei componenti del nucleo familiare e ad alcune caratteristiche di quest'ultimo. Per l’a.a. 2018/2019 i redditi a cui fare riferimento sono quelli dell’anno 2016, mentre la situazione patrimoniale deve riferirsi all’anno 2017.