redazione
Autore
4 min
Frase choc facoltà di medicina

“Se non avete fatto il classico o lo scientifico è inutile che proviate Medicina”. È una delle frasi pronunciate da una professoressa dell’Università di Bari durante il cosiddetto semestre filtro per l’accesso a Medicina. La docente avrebbe poi aggiunto: “Se avessi avuto un figlio iscritto al semestre filtro a 25 anni lo avrei mandato a consegnare le pizze”.

Le parole, riportate da alcuni studenti presenti, hanno rapidamente fatto il giro dei social e scatenato le reazioni delle rappresentanze universitarie, che parlano di “affermazioni offensive e demotivanti”.

Indice

  1. La denuncia degli studenti
  2. Il nuovo semestre filtro per Medicina
  3. La condanna della ministra Bernini
  4. Il rettore invita al dialogo

La denuncia degli studenti

L’Unione degli Universitari (UdU) di Bari è intervenuta duramente, definendo l’episodio “uno scivolone dopo cui sarebbe meglio riflettere sul fatto che non sono gli studenti a essere sbagliati, ma il sistema ingiusto”.

Un membro dell’esecutivo di UdU Bari, ha dichiarato, come riporta 'Open': “Vogliamo rassicurare i ragazzi non solo più piccoli, ma anche di 25, 27, 30 anni, che non sono sbagliati e non sono fuori tempo. I professori hanno la libertà di fare tutte le considerazioni che ritengono opportune, ma non ci è sembrato corretto nei confronti di chi sta affrontando un percorso completamente nuovo e molto complesso”.

Lo studente ha poi sottolineato le difficoltà del nuovo sistema d’accesso: “La pressione psicologica è tanta, la competitività è più accesa che mai. Gli studenti ci parlano quotidianamente di attacchi di panico, problemi di ansia, mancanza di collaborazione e aspettative familiari troppo alte”.

Il nuovo semestre filtro per Medicina

Da quest’anno, l’accesso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria non avviene più tramite test d’ingresso nazionale, ma attraverso un semestre comune, il cosiddetto semestre filtro. Al termine, gli studenti devono superare alcuni esami qualificanti: solo i migliori potranno accedere ai corsi di laurea, mentre gli altri resteranno esclusi.

Nonostante il cambiamento, il numero di posti rimane limitato e la competizione, come denunciano le associazioni studentesche, è più alta che mai.

La condanna della ministra Bernini

Sulla vicenda è intervenuta anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha condannato le parole della docente: “Sono parole che tradiscono la missione stessa dell’Università, fondata sul rispetto, sull’inclusione e sul valore del merito. Diventano ancor più inaccettabili se riferite al semestre aperto di Medicina, pensato per superare test di ingresso e corsi di preparazione privati”.

La ministra ha poi aggiunto: “Mi auguro che l’Ateneo e la docente possano chiarire al più presto l’accaduto, perché nessuno studente deve sentirsi escluso o umiliato nel suo diritto di studiare”.

Il rettore invita al dialogo

Il rettore dell’Università di Bari, ha cercato di riportare la calma: “Ho parlato sia con la rappresentanza studentesca che con la docente. Il tema è molto ridimensionato. La docente ha espresso delle opinioni durante una pausa tra un’ora e l’altra, non mentre faceva lezione: stava manifestando le difficoltà del semestre filtro e la necessità di una buona preparazione di base, ma non voleva scoraggiare nessuno”.

Il rettore ha, inoltre, annunciato un incontro chiarificatore: “Nei prossimi giorni ci sarà un confronto tra la docente e le rappresentanze studentesche, a cui parteciperò anche io. È importante affrontare insieme le criticità emerse e ricostruire un clima sereno”.

Skuola | TV
Morire per il bullismo: parlano i genitori di Paolo Mendico | Intervista esclusiva

Si può morire per il bullismo ancora nel 2025? Purtroppo sì, come scopriremo in questa puntata speciale di #sapevatelo, il format con il quale spieghiamo cose.

Segui la diretta