
A darci la proporzione del suo risultato è l’ultimo Rapporto AlmaLaurea 2022 che, tra le altre cose, mostra l’età media in cui in Italia si conclude l’università, distinguendo tra lauree triennali, magistrali biennali e magistrali a ciclo unico.
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Medicina non è la laurea più "lunga" da prendere
In realtà, basterebbe osservare i dati relativi alle sole lauree più lunghe - e di quelle di ambito medico-sanitario in particolare, come quella di Carlotta - per rendersi conto delle differenze tra lei e la generalità degli studenti. Chi deve affrontare un corso che dura dai 5 ai 6 anni, in media, riesce a discutere la tesi a 27 anni tondi tondi. Entrando più nello specifico delle aree didattiche, le lauree magistrali a ciclo unico che richiedono più tempo sono quelle letterario-umanistiche, ovvero quella in Conservazione e Restauro dei Beni culturali, dove ci si laurea in media a 28 anni. Gli studenti di Medicina e Chirurgia o di Odontoiatria, nonostante la durata legale del corso sia di sei anni, ce la fanno in meno tempo, allineandosi alla media generale di 27 anni. Per la cronaca, all’Università Milano Vita-Salute S. Raffaele, quella della studentessa finita sulle prime pagine dei giornali, l’età media della laurea più lunga è decisamente più bassa: 25,5 anni.Leggermente più breve il percorso dei laureati in Giurisprudenza (quinquennale): ci si laurea in media a 26,8 anni. Nel settore Agrario-Forestale e Veterinario si arriva al titolo magistrale a ciclo unico attorno a 27,8 anni, in quello delle Scienze della Formazione a circa 27,7 anni, in Architettura e Ingegneria Civile a 27,3 anni di media.
Tra magistrale biennale o "a ciclo unico" la differenza è minima
Dinamiche simili si registrano nei corsi di laurea magistrale biennali. Del resto, anche queste, in teoria arrivano a conclusione dopo cinque anni accademici. Infatti l’età media del titolo, considerando tutti i settori disciplinari, è di 27,1 anni. Il risultato leggermente peggiore rispetto alle magistrali a ciclo unico potrebbe dipendere dal fatto di dover preparare la tesina per la laurea triennale e da eventuali pause tra la fine di un ciclo e l’iscrizione al successivo.Tra le lauree magistrali biennali, le più “veloci” sono quelle conseguite nei corsi di Economia e in quelli di Ingegneria Industriale e dell’Informazione (in entrambi i casi la media è di 26,4 anni). Le più “impegnative” risultano quelle dei corsi del settore Giuridico (si arriva addirittura a 30 anni di media), a seguire quelle dell’area Medico-Sanitario e Farmaceutico (29,1 anni), quelle di Educazione e Formazione (28,5 anni). In mezzo, le magistrali Letterario-Umanistiche (28,2), quelle in Arte e Design (28,2), quelle in Architettura e Ingegneria Civile (27,7), quelle in ambito Politico-Sociale e Comunicazione (27,7), le lauree in Scienze Motorie e sportive (27,1) e quelle in Psicologia (27,1). Per le lauree in Lingue ci vogliono in media 26,9 anni, per quelle in Informatica e Tecnologie ICT 26,8 anni, nel settore Agrario-Forestale e Veterinario 26,7, per quelle in Scienze 26,6 anni.