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Ilaria Lamera protesta tende lascia Milano
Fonte foto: Il Corriere della Sera

E' passato circa un anno da quando Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico di Milano, aveva dato il via alla protesta degli universitari nelle tende. Dopo di lei molti altri studenti scelsero di manifestare dissenso alla stessa maniera, accampandosi fuori dalle rispettive università italiane.


 

A dodici mesi di distanza la tenda di Ilaria non c'è più perché gliel'hanno rubata, ma la sua voglia di portare attenzione verso il tema del caro-affitti non è scemata.

Raggiunta da 'Il Corriere della Sera', la studentessa – oggi a un passo dalla laurea – ha fatto il punto della situazione.

 

Ricostruisci la vicenda delle tendopoli universitarie con i seguenti articoli:

 

Studenti in tenda, cosa è cambiato rispetto a un anno fa?

Cosa è cambiato da quando la giovane studentessa ha dato il via al movimento degli studenti in tenda? In realtà non molto: gli affitti – specie a Milano – continuano a lievitare, mettendo in ginocchio gran parte del mondo studentesco. D'altro canto, però, c'è senza dubbio più attenzione intorno a questo tema: “Aver fatto luce su questo fenomeno è sicuramente la nostra vittoria. Per il resto, la situazione non è cambiata più di tanto. Anzi, sto monitorando i prezzi degli affitti e sono ancora molto alti”, ha detto Ilaria.

Nonostante non siano mai stati contattati dal Comune e da altri enti, la studentessa spiega che insieme ad altri suoi colleghi hanno ben chiaro quali soluzioni sarebbero da adottare: “Bisognerebbe puntare sulla conversione di edifici già esistenti, di proprietà del Comune, perché siano utilizzati come studentati. E poi bisognerebbe regolamentare gli affitti brevi. A Milano c’è un processo di turistificazione, come in altre città d’Italia, che crea un conflitto d’interesse. Si tolgono spazi e luoghi che potrebbero essere utilizzati dai cittadini e vengono dati, invece, ai turisti. Bisogna tutelare maggiormente chi abita la metropoli”.

Lamera aggiunge poi: “Io mi ritrovo a essere una studentessa fuori sede proprio perché le città vicine a Milano, come Bergamo, Brescia, Lecco, Como, Pavia, sono mal collegate. Se, ad esempio, impiego due ore per fare 50 km, vuol dire che avrò perso in tutto quattro ore della mia giornata in treno. Se il servizio funzionasse, tantissimi fuori sede come me della Lombardia farebbero tranquillamente i pendolari”.

 

L'imminente laurea di Ilaria Lamera

Al momento Ilaria vive in zona Città Studi e paga 600 euro per l'affitto della camera. Una situazione che non sosterrà ancora a lungo: “Lascerò Milano a breve. Sono prossima alla laurea in Ingegneria e ho deciso per i prossimi mesi di tornare a casa, ad Alzano Lombardo, per non pesare troppo sui miei genitori”. Al tempo stesso, continuerà con il suo impegno nell'attivismo, anche perché al momento fa parte di un gruppo di ricercasempre del Politecnico guidato dalla professoressa Giuliana Costa che fa studi proprio sul tema degli alloggi per studenti a Milano. E poi faccio parte di una Task Force che si occupa di mappare gli studentati in città”.