Andyb3105
di Andyb3105
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carloconti

L'Università che facciamo in qualche modo ci induce a relazionarci in un certo modo con la realtà: e così, a noi giuristi verrà da aggiungere termini come “mediante cui” al nostro vocabolario, a distinguere tra procedimenti e processi quando parliamo..

Ai più arditi e raffinati, ad utilizzare ovvero al posto di oppure. Tuttavia, non sarà solo nel parlato che certe deformazioni professionali verranno fuori: leggendo un articolo di giornale su un caso criminale dalla particolare risonanza mediatica ci verrà da individuare i riscontri a livello processuale, sentendo parlare di reati penali (giuro che rileggendo questa frase ho provato un forte sdegno nei miei confronti) sentiremo un fortissimo dolore dentro.
Non caschiamo nella trappola, però, di credere che gli altri non percepiscano questa nostra indole giuridica: le nostre mosse da giuristi ci rendono prontamente individuabili anche – e soprattutto- sul web: Facebook diventa il primo posto in cui guardare se si vuole carpire il più grande numero di informazioni su una persona. Tra queste, ovviamente, la facoltà frequentata! E per quanto riguarda Giurisprudenza, ci sono una serie di caratteristiche che identificano il giurista su Facebook...

Esami a Giurisprudenza, anche da te va così?

#9 Lo studente di giurisprudenza condivide informazioni sulle riforme giuridiche
Lo studente di Giurisprudenza tipo si tiene sempre aggiornato sulle riforme giuridiche. E vuole condividerle con gli altri: così, sulle bacheche di amici e conoscenti appariranno in via alternativa o cumulativa likes a pagine di informazione giuridica e/o condivisioni di articoli su riforme. Non certo un grande spasso, ma forse meglio dei pierre.

#8 ...e articoli di attualità con commento su Costituzione/norme internazionali
Lo studente di Giurisprudenza tipo non manca di ricordare all'utente amico che “tutto è diritto”. Così, dalla signora anziana che ruba la mela al supermercato, che diventa vessillo del diritto alla sopravvivenza, alla Conferenza sul clima con annessa citazione tratta dal diritto internazionale, passando per una bella connessione tra diritto costituzionale e il fatto che nelle band musicali alla fine arrivi al sodo solo il cantante in allegato al nuovo video dei Coldplay, tutto può diventare un giusto pretesto per collegare il mondo reale allo studio universitario.

#7 condivide le foto del librone
Diritto costituzionale, procedura civile, procedura penale, diritto commerciale, diritto privato e diritto internazionale e diritto penale. Cos'hanno tutti in comune? Dei bei libroni grossi e voluminosi... Che è giusto immortalare e condividere con tutti i social-amici: studiarli è una immensa fatica, ma vuoi mettere quanti mi piace la foto con annessa citazione filosofica?

#6 Se è sotto esame, si capisce dai suoi stati di

Facebook

e connessi Eh già, è arrivato il fatidico giorno... Ovvero il giorno in cui si deve cominciare a studiare per il nuovo esame (cioè, indicativamente, due giorni dopo aver portato a casa l'ultimo). Da questo momento, lo studente di giurisprudenza social avrà due alternative: da una parte, scomparire dalla faccia del web per tutto il periodo esami, riapparendo magicamente solo quando la firma sarà stata impressa sul libretto con una foto di bicchieri e patatine da aperitivo e annesso commento esultante: MENO UNO! Dall'altra, scatenare una tempesta mediatica di: foto di pagine, zoom su eventuali refusi, commenti con tag relativi all'esaurimento, conto alla rovescia che manco Carlo Conti a capodanno, invettiva contro professori, assistenti e famiglie, foto di aule, foto di vestizioni da casa che renderebbero imbarazzante anche Doutzen Kroes, bipolarità emotiva emergente dal susseguirsi di stati tra lo scoramento e la fiducia estrema. Sotto esame sarà praticamente impossibile non riconoscere lo studente di giurisprudenza. E capire quanto sia sotto esame.

#5 Spamma link da pagine come “lo studente di giurisprudenza di merda” o “diritto e fiabe”
Interpretando in modo lungimirante le tendenze degli studenti di giurisprudenza, alcuni hanno deciso di fondare delle pagine Facebook dal contenuto attinente a questa facoltà. Ovvia conseguenza è lo spam da parte dei giuristi di tutto ciò che viene condiviso su queste pagine, taggando colleghi di facoltà, raccontando di fatti veramente accaduti... Spassosissimo. Arriva poi l'innocente risposta da parte di amici stretti MA non appartenenti alla cricchia dei giuristi, che faranno notare l'incomprensibilità, la totale assenza di simpatia del post, o semplicemente la fissazione dei giuristi per cose totalmente al di fuori del comune senso del divertimento... e daranno il via ad un effetto domino devastante che vedremo nel prossimo punto.

#4 commenta puntualizzando i propri stati
Infatti, pressoché ovvio corollario di questo commento sarà l'ira funesta del giurista, che si lascerà andare a commenti aulici a sostegno della sua tesi. Più che in queste situazioni, il problema si fa allarmante quando l'oggetto della critica sono questioni di attualità: in questo caso l'arringa si farà spietata, ma per vedere gli strumenti di questa guerriglia andiamo al punto successivo...

#3 commenta puntualizzando gli stati di altri utenti

Facebook

… Già, perché rispondere con la rappresaglia sulla propria pagina è semplice amministrazione del territorio. Lo studente social di giurisprudenza vuole conquistare la piazza virtuale. E per fare ciò, si arma di codici e leggi correlate e combatte a colpi di principi costituzionali. Inutile dire che l'utente avversario o soccombe o si arrende: quando si tratta di vincere la battaglia, lo studente di giurisprudenza social riesce a trovare sempre un po' di tempo libero per sopraffare gli altri. Per non parlare della puntualizzazione grammaticale, suo asso nella manica in ogni momento di difficoltà argomentativa.

#2 sfotte gli studenti delle altre facoltà
Nella specie chiunque faccia una triennale il cui nome inizi per “Scienze”. La critica è velata ma presente ogni volta che legge di un successo vantato da un collega di una facoltà rientrante in quella categoria. Come osa questo, che ha appena passato deontologia degli alberi di Natale 1 sbeffeggiare in faccia a me, che sto preparando diritto del lavoro, la sua vittoria? Non si vergogna?

#1 sfotte quelli che condividono il super pippotto sui dati personali.
Hai presente quelle catene che girano sui dati personali? Ecco, un buon studente di giurisprudenza social non solo non condividerebbe MAI una cosa del genere, ma la sua legge morale lo costringe a rendere noto alla piazza virtuale quanto ritenga stupido chiunque condivida una cosa del genere. E la sua profonda sensibilità giuridica lo porta a indisporsi e innervosirsi... Quindi, non giurista, sii più buono a Natale: non urtare la sensibilità del povero studente di giurisprudenza, non condividere catene insensate.

9 cose che fai su Fb se studi Giurisprudenza articolo

Andrea Buticchi