
L'Università che facciamo in qualche modo ci induce a relazionarci in un certo modo con la realtà: e così, a noi giuristi verrà da aggiungere termini come “mediante cui” al nostro vocabolario, a distinguere tra procedimenti e processi quando parliamo..
Ai più arditi e raffinati, ad utilizzare ovvero al posto di oppure. Tuttavia, non sarà solo nel parlato che certe deformazioni professionali verranno fuori: leggendo un articolo di giornale su un caso criminale dalla particolare risonanza mediatica ci verrà da individuare i riscontri a livello processuale, sentendo parlare di reati penali (giuro che rileggendo questa frase ho provato un forte sdegno nei miei confronti) sentiremo un fortissimo dolore dentro.Non caschiamo nella trappola, però, di credere che gli altri non percepiscano questa nostra indole giuridica: le nostre mosse da giuristi ci rendono prontamente individuabili anche – e soprattutto- sul web: Facebook diventa il primo posto in cui guardare se si vuole carpire il più grande numero di informazioni su una persona. Tra queste, ovviamente, la facoltà frequentata! E per quanto riguarda Giurisprudenza, ci sono una serie di caratteristiche che identificano il giurista su Facebook...
Esami a Giurisprudenza, anche da te va così?
#9 Lo studente di giurisprudenza condivide informazioni sulle riforme giuridiche
Lo studente di Giurisprudenza tipo si tiene sempre aggiornato sulle riforme giuridiche. E vuole condividerle con gli altri: così, sulle bacheche di amici e conoscenti appariranno in via alternativa o cumulativa likes a pagine di informazione giuridica e/o condivisioni di articoli su riforme. Non certo un grande spasso, ma forse meglio dei pierre.
#8 ...e articoli di attualità con commento su Costituzione/norme internazionali
Lo studente di Giurisprudenza tipo non manca di ricordare all'utente amico che “tutto è diritto”. Così, dalla signora anziana che ruba la mela al supermercato, che diventa vessillo del diritto alla sopravvivenza, alla Conferenza sul clima con annessa citazione tratta dal diritto internazionale, passando per una bella connessione tra diritto costituzionale e il fatto che nelle band musicali alla fine arrivi al sodo solo il cantante in allegato al nuovo video dei Coldplay, tutto può diventare un giusto pretesto per collegare il mondo reale allo studio universitario.
#7 condivide le foto del librone
Diritto costituzionale, procedura civile, procedura penale, diritto commerciale, diritto privato e diritto internazionale e diritto penale. Cos'hanno tutti in comune? Dei bei libroni grossi e voluminosi... Che è giusto immortalare e condividere con tutti i social-amici: studiarli è una immensa fatica, ma vuoi mettere quanti mi piace la foto con annessa citazione filosofica?
#6 Se è sotto esame, si capisce dai suoi stati di
#5 Spamma link da pagine come “lo studente di giurisprudenza di merda” o “diritto e fiabe”
Interpretando in modo lungimirante le tendenze degli studenti di giurisprudenza, alcuni hanno deciso di fondare delle pagine Facebook dal contenuto attinente a questa facoltà. Ovvia conseguenza è lo spam da parte dei giuristi di tutto ciò che viene condiviso su queste pagine, taggando colleghi di facoltà, raccontando di fatti veramente accaduti... Spassosissimo. Arriva poi l'innocente risposta da parte di amici stretti MA non appartenenti alla cricchia dei giuristi, che faranno notare l'incomprensibilità, la totale assenza di simpatia del post, o semplicemente la fissazione dei giuristi per cose totalmente al di fuori del comune senso del divertimento... e daranno il via ad un effetto domino devastante che vedremo nel prossimo punto.
#4 commenta puntualizzando i propri stati
Infatti, pressoché ovvio corollario di questo commento sarà l'ira funesta del giurista, che si lascerà andare a commenti aulici a sostegno della sua tesi. Più che in queste situazioni, il problema si fa allarmante quando l'oggetto della critica sono questioni di attualità: in questo caso l'arringa si farà spietata, ma per vedere gli strumenti di questa guerriglia andiamo al punto successivo...
#3 commenta puntualizzando gli stati di altri utenti
#2 sfotte gli studenti delle altre facoltà
Nella specie chiunque faccia una triennale il cui nome inizi per “Scienze”. La critica è velata ma presente ogni volta che legge di un successo vantato da un collega di una facoltà rientrante in quella categoria. Come osa questo, che ha appena passato deontologia degli alberi di Natale 1 sbeffeggiare in faccia a me, che sto preparando diritto del lavoro, la sua vittoria? Non si vergogna?
#1 sfotte quelli che condividono il super pippotto sui dati personali.
Hai presente quelle catene che girano sui dati personali? Ecco, un buon studente di giurisprudenza social non solo non condividerebbe MAI una cosa del genere, ma la sua legge morale lo costringe a rendere noto alla piazza virtuale quanto ritenga stupido chiunque condivida una cosa del genere. E la sua profonda sensibilità giuridica lo porta a indisporsi e innervosirsi... Quindi, non giurista, sii più buono a Natale: non urtare la sensibilità del povero studente di giurisprudenza, non condividere catene insensate.

Andrea Buticchi
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