
Tutti gli studenti universitari conoscono perfettamente la fatidica soglia da superare per la promozione a un esame: il mitico 18, che corrisponde alla sufficienza.
Tuttavia, che cosa succede quando il superamento dell'esame richiede un punteggio ben più alto del 18? E, soprattutto, è legale?
A porre la questione, una storia emersa su Reddit che ha attirato l'attenzione, suscitando discussioni e domande sulla correttezza di certe prassi accademiche.
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L’esame a cui il voto minimo è 25: “Ma è legale una cosa del genere?”
Così recita la testimonianza dello studente su Reddit: “Ciò che ho sentito è più che assurdo”.
Parlando con un’amica dell’uni e degli esami mi ha detto che uno di quelli che deve dare non deve avere un voto inferiore a 25 sennò è automaticamente bocciata”.Anche la ragione sembra piuttosto assurda: “Il prof a quanto pare ci tiene che la materia si sappia bene”.
E infine la domanda: “Ma è legale una cosa del genere?”.
Una storia così assurda? No, “è abbastanza comune”
Il post ha attirato l’attenzione degli studenti universitari, i quali hanno lesinato in quanto a commenti. Qualcuno scrive: “Al massimo ho avuto un prof che non dava 29, nel senso che se prendevi 29, ti regala l'ultimo punto e ti verbalizzava 30”.
Ma la situazione prospettata dall’autore del post, a quanto pare, è ben più diffusa di quel che si pensa, tanto che qualcuno si limita a commentare: “È abbastanza comune”.
“La ragazza del mio migliore amico fa medicina a Novara”, scrive un altro utente, “lì praticamente tutti i professori bocciano se fai un esame sotto al 25”.
Qualcun altro sottolinea che capita soprattutto nelle magistrali, dove “tendono a voler dare voti piuttosto alti per non rovinare la media, quindi sotto il 25 boccia vuol dire che effettivamente non sapevi nulla e non sarebbe stato un 18 per la triennale”.
“Serve per non avere laureati sotto un certo voto”
Ancora un ulteriore punto di vista: “Da una parte dà fastidio anche a me questa presa di posizione, dall’altra è il professore che deve valutare se lo studente ha una preparazione sufficiente, e potrebbe strutturare l’esame in modo che il voto di quelli che oggi prendono 25 diventi 18 e il resto vada in proporzione”.
Infine, la spiegazione: “Serve per non avere laureati sotto un certo voto, es sotto 90/95”. I voti di laurea bassi, in fondo, non sono mai una buona pubblicità per l’ateneo, anche in considerazione delle numerose classifiche che affollano il panorama dell’istruzione.