
Quando sei in fase da esami, ma anche quando ti annoi e basta, e ora che ci penso in ogni momento della tua giornata il tempo viene scandito dai pasti. Che sia l'escamotage per non studiare o la risposta ad un tuo bisogno fisiologico la realtà è che pur di mangiare tu, universitario, mangeresti qualsiasi cosa, evitando volentieri di pensare al fatto che tutti quei grassi saturi andranno a posizionarsi bellamente nelle tue arterie. Anzi, più è unto e meglio è, quando si tratta di soddisfare il bisogno d'amore dello studente - soprattutto quando sotto esame.
Il brutto però è che a un certo punto arriva lui, il momento della consapevolezza, ossia quel fatidico istante in cui cerchi di infilare i jeans e si fermano, stentorei, al polpaccio. “Oh oh, forse ho lavato i jeans alla temperatura sbagliata”. Ingenuo. Sarebbe molto bello se fosse quello il motivo, e dopo poco realizzi che, purtroppo, a fare la lavatrice sei un fenomeno: la causa dell'impossibilità di infilare i jeans è un'altra e, probabilmente, riguarda uno dei “nemici” della linea universitaria qui di seguito.
9. Condire qualsiasi cosa con le salse
Le salse fregano dalla notte dei tempi. Le vedi, sono praticamente liquide, alla fine che male potranno mai fare? Purtroppo qualche problema lo danno, soprattutto se già confezionate e non fatte in casa: grassi e altre oscenità si nascondono dietro quella consistenza cremosa e quel colorito invitante. Se proprio non riesci a farne a meno, prova a cercare le ricette e farle tu stesso quando hai tempo.
8. Fare del latte e cereali il tuo unico sostentamento
Il latte e cereali è il palliativo di ogni male: vuoi fare colazione? Latte e cereali! Devi pranzare velocemente? Latte e cereali! Non hai sbatti di sporcare le pentole per la cena? Ovviamente, sempre loro. Il problema dei sopracitati (di cui mi rifiuto di ripetere il nome) è che sono tendenzialmente pieni di zuccheri, quindi, sebbene in un primo momento appaghino il tuo bisogno di cibo, passata una mezz'ora ti ritroverai punto a capo con il pancino che brontola. E il primo impulso sarà quello di cucinarti un abbacchio con contorno di melanzane fritte.
7. Cedere (troppo spesso!) al cibo etnico
Il cibo etnico non è di per sé super nocivo per la linea: alla fine in molte cucine del mondo si usano più le spezie rispetto al sale per insaporire i cibi, e questa è una nota assolutamente positiva. Senza menzionare il sushi, uno dei migliori alleati per chi voglia stare leggero. Il problema della cucina etnica risiede nel fatto che, spesso, non sapendo esattamente in cosa consistano i piatti si parte dallo stereotipo del Paese in via di sviluppo per fare un conteggio a ribasso delle calorie di ciò che si ha nel piatto. Grave errore: infatti, spesso, le salse con cui viene condito il tuo piatto sono ricche di ingredienti grassi, oppure molto di ciò che stai mangiando viene fritto. Oppure, più semplicemente, senti il forte impulso di mangiare tutto quello che vedi sul menù, e, si sa, il troppo poi non ti fa chiudere i jeans.
6. Pasta, pane e mandolino
Si dice che la dieta mediterranea sia la più equilibrata. Peccato che per lo studente dieta mediterranea voglia dire pasta cacio e pepe. O panino con le melanzane e la mortazza. Insomma, i carboidrati sono essenziali, un po' di zuccheri mentre si studia fanno benissimo, ma attenzione a non esagerare e, soprattutto, prova le alternative alla farina bianca, come farina di kamut e farina integrale. E azzarda anche delle alternative alla classica pasta: mai sentito parlare di cous cous e quinoa?
5. Junk Food
Biscotti e schifezze affollano le dispense degli universitari fuorisede. Non sai perché, ma il fatto di studiare è come se ti facesse sentire giustificato a mangiare cose unte e strapiene di conservanti. E coloranti. E ingredienti di cui non riesci a decifrare il nome. Insomma, inutile dire che la sorte della linea è quella di intondirsi decisamente, se mangi sempre e solo junk food.
4. Fritti, burro e padelle
Altri nemici giurati della linea, ma amici solerti dell'universitario, sono i sopra menzionati burro, fritti e abuso di cottura in padella. Questi infatti, tralasciando il considerevole apporto calorico, affaticano molto il fegato e l'apparato digerente, causandoti un fortissimo senso di appesantimento. Dunque non ti trincerare dietro alla scusa che “hai bisogno di energie”, perché burro e fritto altro non fanno che stancarti.
3. Verdura, questa sconosciuta
Verdura e frutta sarebbero una manna dal cielo per la tua dieta da universitario, essendo ricche di fibre e vitamine. Peccato che al supermercato ti venga una innata voglia di bypassare la sezione ortofrutta per andare a quella delle caramelle: tanto sono colorate anche loro, e poi i gusti sono alla frutta, sarà la stessa cosa, no?
2. Bevande gassate e birrette
Ed eccole lì: onnipresenti nella dieta universitaria, ma davvero dannose per la tua rotonda figura le bibite gasate. In alcuni casi anche gli alcoolici, che tutto fanno tranne aiutarti a mantenerti in forma. Parlando delle prime, il fatto che siano buone e zuccherine non vuol dire che facciano bene: le calorie delle bibite gassate rientrano nel novero delle calorie inutili, quindi non danno energie effettive. Piuttosto bevi delle tisane o té se l'acqua non soddisfa le tue papille gustative. E ricorda: anche le bibite “light” non sono un toccasana!
1. Generico attacco di fame da studio
In cima alla lista troviamo l'attacco di fame, quello causato dallo stress o dalla noia che ti porta, inconsciamente e selvaggiamente, a lanciarti negli accostamenti più strani tipo sottilette con il cioccolato fondente o prosciutto e ghiacciolini al lampone. L'attacco di fame è imprevedibile e fuori controllo, ed è sicuramente quello che causa il più grande (ed inutile) apporto calorico. Ovviamente, viene seguito dalla somma tristezza dovuta al pensiero di quel vestitino così carino che hai acquistato qualche giorno prima e che dopo l'abbuffata ciao che ti entrerà. Se vuoi evitare questo momento, appena senti la fame, infilati le scarpe ed esci a comprarti uno spuntino: ok, sempre di schifezze stiamo parlando, ma almeno ti togli uno sfizio, ti prendi una pausa dallo studio e dal nervosismo e fai una passeggiata... Cosa potresti volere di più?
Andrea Buticchi