
Ormai le vacanze sono terminate per tutti e sta per ricominciare la sessione autunnale. È ora di riprendere in mano i libri e di iniziare a studiare anche perché, il prossimo mese, partirà anche il nuovo anno accademico per la stragrande maggioranza degli studenti universitari. Tornare a studiare significa concentrarsi per ore su pagine e capitoli interi e spesso, dopo le vacanze, non è sempre facile. Per questo Skuola.net ha chiesto qualche consiglio alimentare al Prof. Giorgio Calabrese, docente di Nutrizione umana all’Università di Alessandria, per ritrovare la concentrazione e le energie necessarie per tornare a studiare.
Durante l’estate cambiano le regole dell’alimentazione. I ragazzi fanno più sport e mangiano in modo diverso. Cosa fare al rientro?
È molto importante far capire ai ragazzi che fare movimento deve essere una regola per tutto l’anno. Molto spesso, durante l’autunno e ancor di più nell’inverno, si ha il problema di non muoversi perché il clima non permette di andare a correre e spesso non si ha il tempo di andare in palestra. Si può stare anche in casa per correre su un tapis roulant, andare su una cyclette o fare delle camminate che permettono di avere quell’atteggiamento positivo che fa abbassare la resistenza insulinemica in maniera di essere nelle condizioni di non aumentare chili e anzi, di dimagrire.
I gelati sono banditi?
No, come ogni cosa che comporta l’introduzione di zuccheri e grassi bisogna armonizzarla nell’alimentazione della giornata. Ovviamente, bisogna evitare di mangiare gelati eccessivamente grassi e non esagerarne la quantità
L’alimentazione dipende anche dallo sport che fa il ragazzo?
Certo. Se si fa uno sport di tipo aerobico bisogna mangiare in un modo, anaerobico in un altro, misto in un altro ancora. Per esempio, se il ragazzo fa i mille metri o il nuotatore di fondo, oppure gioca a calcio, tutti sport aerobici, deve assumere una giusta dose di carboidrati legati anche ad uno giusta dose di cibi grassi perché il corpo ha bisogno di avere costantemente energia. Se, al contrario, il giovane fa sport anaerobici come il lancio del giavellotto, del disco o del peso, deve avere una grande carica di zuccheri ed una buona dose di proteine. Insomma, bisogna adeguare l’alimentazione alla propria attività ginnica.
Al momento di riprendere i consueti ritmi dello studio, gli studenti spesso si sentono affaticati. Che tipo di colazione può aiutare la mattina a sostenere lo stress da rientro e a sentirsi più vispi?
Molti carboidrati semplici e complessi. Per esempio una buona tazza di latte, magari parzialmente scremato, con del miele affiancato da un bicchiere di succo di frutta e da una fetta di pane tostato con la crema di nocciole o da dei fuori pasto al latte danno l’energia necessaria per affrontare la giornata ed essere appagati.
Durante il pomeriggio si fa fatica a riprendere a studiare. Ci sono alimenti o strategie per sostenere il fisico in questa fascia oraria tra il pranzo e la cena?
Il cervello ha bisogno di zuccheri e carboidrati complessi, per cui un paio d’ore dopo pranzo bisogna introdurre quel fuori pasto ai cereali, quella fetta di pane tostato con la crema di nocciola, quel frutto o quello yogurt alla frutta con un po’ di miele che dà la possibilità di reintegrare le energie spese.
Ci sono degli alimenti che, in genere, possono favorire l’attenzione e la concentrazione?
Certo, sono quelli che fanno aumentare la serotonina: dal cioccolato, al latte, ai latticini, allo yogurt, a molti cereali complessi. Sono cibi che, aiutando a produrre la serotonina, l’ormone del buonumore, mettono in sintonia i neuroni nel lavoro permettendo di rendere molto a scuola.
Purtroppo, per qualcuno il ritorno sui libri è anche sintomo di malinconia che viene sfogata sul cibo. Come gestire correttamente questo stimolo? Ci sono, magari, degli alimenti che possono favorire il buonumore?
Sicuramente il cioccolato: aiuta a produrre la serotonina, l’ormone della felicità ed aiuta il cervello a trovare la stazione umorale positiva.
Serena Rosticci