MariFrancesca
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CFU: a quante ore corrispondono i crediti formativi universitari? articolo

Sappiamo bene quanto l’ingresso nel mondo dell’università possa essere burocraticamente noioso e a renderlo ancora più complicato ci si mettono anche i CFU, ovvero i cosiddetti Crediti Formativi Universitari.

Tutti gli studenti di Ateneo prima o poi hanno a che fare con questi antagonisti numerici che, piaccia o meno, segneranno il cammino dello studente fino al giorno in cui discuterà l’ambita Tesi di laurea. Già perché, anche quest’ultima prova, vale dei crediti formativi che andranno ad aggiungersi al Piano di studi personale. E’ bene, insomma, stringerci amicizia sin da subito proprio perché i CFU vengono considerati dagli addetti ai lavori come uno strumento utile per misurare la quantità di lavoro necessaria a raggiungere tutte quelle capacità previste dai corsi di studio.

A cosa servono i CFU?

Ora, sicuramente il primo passo da compiere è quello di tenersi costantemente aggiornati sui corsi “obbligatori” e su quelli “a scelta” da frequentare all’interno del vostro ciclo di Laurea triennale o magistrale, al fine di raggiungere un dato numero di CFU necessari a costituire lo scheletro delle Attività formative su cui poi verterà la vostra specifica preparazione curriculare.

Ad esempio, l’iscrizione alla laurea magistrale è vincolata al pregresso conseguimento di uno specifico numero di esami da sostenere e quindi di una certa somma di CFU calcolati a materia, che sono sempre stabiliti dai regolamenti dei Collegi didattici. Quest’ultimi, infatti, gestiscono l’ordinamento dei Corsi di Laurea e dei Corsi di Laurea Magistrali erogati dall’Università. In termini pratici ciò significa che tocca al Collegio didattico decidere quanti CFU assegnare ad ogni singola attività formativa e materia d’esame da sostenere. Collateralmente questo comporta che un dato esame X potrebbe valere crediti formativi diversi a seconda dei corsi di studio erogati da ogni singola Università Italiana.

Come si conseguono?

Come vedere riconosciuti allora i propri CFU? I crediti formativi didattici si conseguono mediante attività formative previste dall’ordinamento del Corso di Laurea o del Corso di Laurea Magistrale al quale siete iscritti, e a tal fine a ogni attività formativa è associato il numero di CFU che essa permette di conseguire. L’ordinamento del corso di laurea determina le attività formative obbligatorie (“di base”) con i relativi CFU. Ogni insegnamento rientra all’interno di un Settore scientifico-disciplinare ben preciso e può essere articolato in uno o più moduli didattici (ovvero tanti piccoli esami da sostenere poco per volta!) che vi permetteranno, così, di portare a compimento il numero complessivo di CFU previsti dal settore disciplinare in questione. Ovvero, ogni volta che supererete un esame o altra prova di verifica vi sarete guadagnati tanti bei CFU, oltre chiaramente un voto, espresso in trentesimi.

Quanto valgono?

Se a questo punto del discorso avete già le mani tra i capelli, non temete perché è più semplice a farsi che a dirsi. Il tutto vi sarà sempre ben spiegato dalla segreteria didattica di appartenenza alle quale potrete rivolgervi per ogni chiarimento. Per non dimenticare poi il mitico Libretto universitario che, da fedele e bravo compagno, meglio di chiunque altro vi rammenterà gli esami svolti, i relativi crediti ad esame, il settore disciplinare e anche il voto! Insomma, in questi casi, l’unica cosa certa da fare è quella di studiare tanto perché più CFU accumulerete sul totale da raggiungere e più sarete vicini al traguardo finale.

Ma attenzione perché non è calcolabile l’effettivo valore 'noumenico' di un CFU! O meglio a volerli calcolare quantitativamente (piuttosto che qualitativamente) si stima più o meno che ad ogni CFU dovrebbero corrispondere all’incirca 25 ore di lavoro tra lezioni frontali in aula e studio personale a casa o in biblioteca. Sommati per un intero anno accademico - che in media è di 60 crediti annui - fanno 1500 ore di lavoro complessive. Niente male vero?

Chiaro è che una attività formativa “obbligatoria” o di “base”, poiché ritenuta caratterizzante di una specifica facoltà, varrà sempre maggiori CFU di una attività formativa “integrativa” o “a scelta” dello studente. Per dirla con uno slogan: a più CFU = più ore di studio da passare sui libri prima dell’esame. State certi che però il gioco vale la candela.

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