
Dopo aver ricoperto il Ministero dell’Istruzione srotolando metri e metri di carta igienica rigorosamente timbrata con la scritta “Titoli di studio o carta straccia?”, nel pomeriggio di ieri gli studenti della Rete della Conoscenza hanno posizionato davanti al MIUR sagome raffiguranti Profumo e la Gelmini.
Si conclude oggi la consultazione on-line sul valore legale della laurea e il movimento studentesco è tornato a farsi sentire per difendere il valore del loro titolo di studio.QUELLA CONSULTAZIONE È UNA TRUFFA - A cosa serve la laurea se sarà privata del suo valore legale? E poi, perché una consultazione on-line? Sono due punti che i ragazzi del Link Coordinamento universitario non riescono proprio ad accettare. Diana Armento, coordinatrice di Link Roma, ha dichiarato: “Il questionario preparato dal Ministero risulta essere una vera e propria truffa, la stessa formulazione delle domande palesa la volontà governativa di orientare le risposte verso l’assenso a tale abolizione”.
LA LAUREA NON SI TOCCA - Intanto, tra polemiche e dubbi, il questionario predisposto dal MIUR è giunto al termine. Oggi, 24 aprile, si chiude la consultazione pubblica e saranno elaborati i dati raccolti. Ma il Corriere della Sera ieri ha già pubblicato le prime rilevazioni: 3 su 4 si sono espressi a favore del mantenimento del valore legale del titolo di studio. Per la maggior parte degli intervistati, dunque, quel pezzo di carta certificato “garantisce la qualità della prestazione resa dal professionista, che il cliente potrebbe non essere in grado di verificare da solo”, quindi, abolirne il valore legale sarebbe un errore.
LE PROTESTE DI IERI - I più favorevoli al mantenimento del titolo di studio sembrano essere i cittadini del Sud e delle Isole (80%), mentre al Nord è un più contenuto 60% a esprimersi a favore del mantenimento dello stato attuale. Nonostante questi dati, i movimenti studenteschi sono tornati all’attacco e dopo i rotoli di carta igienica che hanno coperto il ministero, gli studenti della Rete della Conoscenza sono scesi in numerose piazze italiane per manifestare contro l’abolizione del valore legale della laurea, contro il “referendum” on-line del MIUR e contro i decreti che danno la possibilità ai singoli atenei di aumentare le tasse di iscrizione.
QUEL MINISTRO LÌ È UNA SAGOMA – Ieri sono state più di 50 le città interessate da cortei, presidi e assemblee e a Roma, davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, gli studenti hanno posizionato le sagome di cartone raffiguranti il ministro Profumo, l'ex ministro Gelmini, l'Aprea, il presidente di Confindustria e di alcuni rettori della Crui per sottolineare che è nelle loro mani la possibilità di migliorare il sistema dell’istruzione in Italia.
PROSSIME MANIFESTAZIONI - Le prossime manifestazioni in programma sono previste per domani, 25 aprile, quando gli studenti scenderanno in piazza per ricordare la Resistenza, e di nuovo il 1° maggio in occasione dello sciopero generale dei lavoratori e, ancora, il 16 maggio per boicottare i test INVALSI.
Cristina Montini